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Come scegliere l’avvocato giusto


Come scegliere l'avvocato: la regola delle tre competenze

Scegliere l'avvocato è facile o difficile? Probabilmente oggi abbiamo maggiori strumenti a disposizione per effettuare scelte consapevoli con meno fatica e più velocemente. Internet ne è la dimostrazione più emblematica.

Tuttavia, la scelta dell'avvocato resta un passo delicato e importante: vista anche la lunghezza media dei processi nel nostro Paese si tratta verosimilmente di scegliere una figura che ci accompagnerà per un periodo di tempo medio-lungo. La sua competenza, inoltre, lo porterà probabilmente ad avere a che fare con sfere personali degli assistiti: pensiamo ad esempio alle cause di divorzio o di affidamento dei minori.

La scelta del professionista legale comporta una compensazione di fattori soggettivi e oggettivi. Non esiste una regola precisa da seguire. Anzi è importante, vista la delicatezza degli interessi tutelati, che la decisione avvenga in maniera libera e spontanea, che risponda quanto più possibile ai criteri individuali.

Scelta dell’avvocato: come orientarsi

Il modo più consueto di scegliere il proprio avvocato è certamente quello di affidarsi al consiglio di parenti, amici che magari hanno già collaborato con il professionista e possono spendere un giudizio favorevole.

Se però si tratta di un avvocato di grande fama, che svolge la sua attività all’interno di uno studio legale specializzato e noto sul territorio nazionale, potrebbe essere utile anche dare una sbirciata sul web, conoscere le cause di cui si è occupato, di eventuali approfondimenti giuridici ecc. in modo tale da avere una prima impressione delle sue attitudini.

In questo modo, per il cliente è più facile reperire un avvocato che magari è anche vicino alla propria città e richiedere anche una consulenza legale a distanza oppure un preventivo.

Quanto conta l’empatia dell’avvocato

Naturalmente, per quanto la fama possa precedere l’avvocato, alla fine è sempre il colloquio personale che ci permetterà di conoscerlo direttamente e orienterà la nostra scelta.

È molto importante capire la disponibilità dell’avvocato verso il cliente, la sua capacità di immedesimarsi nelle problematiche di quest’ultimo, calandosi nella realtà della controversia e cercando la strategia più consona per tutelare gli interessi del proprio assistito.

Importantissimo poi è il tempo che l’avvocato deve dedicare al proprio cliente, è chiaro che se il nostro legale non è mai disponibile, oppure lo è solo per pochi minuti allora vuol dire che non è in grado di organizzare i suoi impegni, che non ha a cuore il nostro problema e di conseguenza non si sta impegnando per organizzare una strategia difensiva vincente.  

Si tratta però sempre di consigli astratti, nel senso che bisognerà valutare caso per caso la disponibilità e il tempo dedicatoci dall’avvocato, perché magari il colloquio potrebbe durare poco per la semplicità del problema e non per la noncuranza del consulente legale.

Avvocato civilista o penalista?

Nonostante sembrerebbe abbastanza netta la differenza tra avvocato civilista e avvocato penalista, in quanto per grandi linee si potrebbe dire che solo il secondo si occupa di crimini, mentre il civilista si occupa di problematiche personali, patrimoniali che non toccano la sfera dei delitti, a volte capire se la propria situazione ricada nella competenza dell’uno o dell’altro non è molto semplice.

Per esemplificare, si ricorre al penalista nei casi di reati contro il patrimonio, cioè furto o appropriazione indebita, per i reati contro le persone, ad esempio omicidio o diffamazione, ancora nelle ipotesi di abusi edilizi, spaccio di droga, evasione fiscale ecc.

Si ricorre, invece all’avvocato civilista ad esempio in caso di licenziamento ingiusto, di pignoramento della casa, per controversie ereditarie, per debiti non pagati ecc.

Ma, immaginiamo che si viene fermati alla guida in stato di ebbrezza, quale avvocato interviene?

In questi casi dipende dalle conseguenze, se ci sono feriti, se si è superato di molto il tasso alcolemico ecc. Quindi in linea di massima è sempre consigliabile rivolgersi il prima possibile ad uno studio legale in grado di trovare la giusta soluzione al proprio caso specifico.

Come trovare avvocato economico e specializzato

È innegabile che al giorno d’oggi, considerata la crisi economica che sembra essere sempre presente, avere problemi legali è un dramma, perché occorrerà affrontare spese legali, parcella dell’avvocato, lungaggini del processo ecc.

Proprio per questo si va sempre alla ricerca di un avvocato economico ma allo stesso tempo giuridicamente preparato e specializzato per il nostro caso specifico.

Ma, trovare un avvocato low cost non è affatto semplice, a volte un basso preventivo può essere una lama a doppio taglio, ad esempio perché potrebbe essere aumentato dallo stesso avvocato nel corso della causa, oppure perché non garantisce un effettivo impegno nella risoluzione della controversia ecc.

Allora, il consiglio più utile è di fissare un appuntamento con il consulente legale per un primo colloquio e cercare di farsi un’idea sulla sua preparazione e sulla disponibilità verso il cliente. Anche attraverso questo portale è possibile richiedere gratuitamente una consulenza, cercando l’avvocato più vicino alla propria città e riducendo così tempi e costi di spostamento.

È obbligatorio avere un avvocato in Tribunale?

In linea di massima la presenza dell’avvocato per le cause in tribunale è sempre necessaria nel processo penale, in quanto la possibilità di stare in giudizio personalmente e senza essere assistiti è prevista solo nel processo civile.

Occorre però una precisazione, in quanto l’assenza dell’avvocato è giustificata solo in pochissime situazioni, come, per esempio, per le cause davanti al Giudice di pace di valore inferiore a 1.100 euro o per le controversie legate allo sfratto. In tutti gli altri casi è necessario l’avvocato.

Calcolo parcella avvocato

La misura dei compensi dell’avvocato è libera, ciò significa che il professionista può liberamente concordare con il proprio cliente l’ammontare della sua parcella.

Ma, se dovesse chiedere un costo eccessivo rispetto alla controversia da risolvere e alla natura delle prestazioni svolte allora compirebbe un atto deontologicamente scorretto perché contrario ai principi di correttezza e buona fede che dovrebbero sempre ispirare l’attività di tutti i professionisti legali.

Anche le modalità di pagamento possono essere decise di comune accordo tra avvocato e cliente, ad esempio stabilendo una dilazione di pagamento, oppure il versamento di una cospicua somma iniziale per dare avvio alla causa e poi corrispondere il resto in più versamenti.

Posso cambiare l’avvocato durante la causa?

La risposta è certamente Sì. Anzi, è doveroso cambiare il proprio avvocato nel momento in cui viene meno il rapporto di fiducia e di disponibilità con il professionista.

Non a caso, oltre alle strategie processuali, anche l’empatia è fondamentale per guidare un processo poiché è sempre utile creare una sinergia tra avvocato e assistito, soprattutto nelle cause penali in cui è essenziale conoscere la verità dei fatti, senza omissioni da parte del cliente.

Le competenze dell'avvocato che possono aiutare nella scelta

Potremmo sintetizzare nei seguenti ambiti le competenze legali: le competenze tecnico-giuridiche, le competenze manageriali e le competenze imprenditoriali. La prima, la più importante essendo una “condicio sine qua non”, ovvero una condizione essenziale, dell'attività di consulenza legale, può sembrare banale e scontata ma non lo è affatto perché richiede un costante aggiornamento. Internet ha aperto le porte anche alla ricerca di professionisti specializzati.

Soprattutto i giovani sono abituati a cercare tutto su internet e non è da escludere che, anche in questo ambito, arriverà presto anche in Italia un sistema di rating e recensioni (all'estero già esiste). Le competenze manageriali possono servire all'avvocato per ottimizzare costi e risorse.

Soprattutto negli studi legali più grandi, infine, potrebbe essere utile avere una certa competenza imprenditoriale, perché si lavora in team e si trasmettono queste competenze ai propri collaboratori.  

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