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Delitti contro la Personalità dello Stato: Consulenza legale


I Delitti contro la Personalità dello Stato sono contenuti nel Titolo Primo del Libro secondo del Codice Penale e vengono comunemente detti anche “Delitti Politici”, proprio perché offendono un diritto politico del cittadino. Si pensi ad esempio agli attentati contro l’unità dello Stato, oppure alle insurrezioni armate contro di esso ecc.

In questi delitti c’è una lesione degli interessi riguardanti la vita dello Stato in una sua dimensione unitaria, quindi non in relazione al singolo cittadino, bensì riguardo la collettività di cui egli stesso è garante.

Ad ogni modo lo Stato è «il soggetto passivo particolare, essendo il titolare dei beni giuridici specifici direttamente protetti dalle relative norme e che sono costituiti dagli interessi fondamentali della personalità dello Stato, attenendo essi alla inviolabilità del presente ordinamento giuridico, alla esistenza, alla incolumità ed al decoro dei supremi organi dello Stato e al decoro della nazione italiana».

La consulenza con un avvocato può essere utile per una delucidazione in materia, trattandosi di tipologie di reato non direttamente collegate alla vita del singolo cittadino e che spesso rimangono di oscura conoscenza.

Classificazione dei reati contro lo Statodelitti personalita stato

Detti Delitti possono essere a loro volta classificati in Delitti di Attentato, che sono già perfetti anche solo in presenza del fatto, indipendentemente dalla sua realizzazione effettiva, Delitti di Associazione Politica, che puniscono determinati tipi di associazioni in forza dei fini ritenuti pericolosi, Delitti contro i Segreti di Stato che prevedono la fattispecie di diffusione di notizie segrete e Delitti di Apologia ed Istigazione.

Ancora, i Delitti contro la Personalità dello Stato sono individuabili in diverse sottocategorie quali: Delitti contro la Personalità Interna dello Stato (artt. 276-293 C.P.), Delitti Contro la Personalità Internazionale (Artt. 241-272 C.P.), Delitti contro gli Stati Esteri (Art. 295-300 C.P.) e Delitti contro i Diritti Politici del Cittadino (art. 294 C.P.).

Come è evidente le condotte criminose sono moltissime ma tra di esse vene sono certamente alcune più gravi e anche più comuni, le quali purtroppo riguardano anche la nostra realtà quotidiana, nello specifico i reati di terrorismo.

I Principali Delitti contro la Personalità dello Stato

Tra i maggiori crimini contro la Personalità dello Stato bisogna includere:

- gli Attentati contro l’integrità, l’indipendenza o l’Unità dello Stato (art. 241 C.P.), che puniscono coloro che compiono atti idonei o diretti a minare l’Indipendenza e la sovranità di uno stato;

- l’Insurrezione Armata contro i poteri dello Stato (Art. 284 C.P.), che punisce chi promuove o partecipa ad insurrezioni contro lo Stato;

- la Devastazione, il Saccheggio e la strage (art. 285 C.P.), con i quali si punisce chi, attentando alla Sicurezza dello stato, danneggia distrugge o rovina un determinato territorio;

- l’Istigazione a Commettere delitti Contro la Personalità dello stato (art. 302 C.P.), che punisce chi istiga a commettere delitti contro lo stato;

- la Banda Armata (art. 306 C.P.), ovvero quel reato che punisce chiunque organizza o sovvenziona una banda armata per commettere delitti contro lo Stato.

Cosa si intende per Banda armata

Potremmo dire che la banda armata è uno strumento di organizzazione mediante la quale dei delinquenti si accordano per commettere crimini contro la personalità dello Stato. Naturalmente la banda deve essere provvista di armi, ma non rileva né la tipologia né la loro differenziazione, ed è fondamentale che le armi stesse siano utilizzate per raggiungere gli scopi prefissati.

A volte è possibile che le bande siano finanziate economicamente da un soggetto esterno, il quale pur non prendendo personalmente parte alle “missioni criminose”, si macchia di reato per sovvenzione economica o per fornitura di materiali di qualunque altro tipo, ad esempio armi, vestiti, cibo, alloggio, mezzi di trasporto, strumenti di comunicazione ecc.

La linea di confine tra banda e associazione a delinquere è molto labile e a volte si può fare confusione, ma questo specifico reato è inquadrato tra i crimini contro la personalità dello Stato.

Cittadino porta le ermi contro lo Stato italiano: cosa si rischia?

Il Cittadino che porta le armi contro lo stato Italiano, secondo quanto previsto dall’art. 242 del codice penale, o presta servizio nelle forze armate di uno Stato in guerra contro lo Stato italiano, è punito con l’ergastolo.

Tuttavia, non è punibile chi, trovandosi, durante le ostilità, nel territorio dello Stato nemico, ha commesso il fatto per esservi stato costretto da un obbligo impostogli dalle leggi dello Stato medesimo. Ad esempio se un cittadino italiano si trova all’estero e precisamente nello stato nemico non sarà colpevole di reato se le circostanze di fatto lo obbligano ad imbracciare armi contro il suo Paese d’origine.

Condizione essenziale affinché si configuri questo reato è proprio lo Stato di guerra, e il bene giuridico tutelato è come appare dalla norma, la sicurezza del territorio nazionale e ovviamente dei suoi cittadini.

Spionaggio e divulgazione di segreti di Stato

Innanzi tutto è utile capire cosa si intenda per segreto di Stato, e cioè: tutti gli atti, i documenti, le notizie e ogni altro materiale la cui diffusione sia idonea ad arrecare danno alla sicurezza delle istituzioni politiche, all’integrità della Repubblica e alla difesa militare.

Alla luce di ciò implicano reati tutti quei comportamenti consistenti in:

- Spionaggio Politico e Militare (art. 257 C.P.) e Spionaggio di notizie di cui è stata vietata la Divulgazione (Art. 258 C.P.);

- Rivelazione di Segreti di Stato (Art. 261 C.P.), tutti puniscono il procacciarsi o la divulgazioni di Segreti di Stato.

L’aspetto comune a tutte queste condotte criminose è la tutela della riservatezza della propria nazione, che di riflesso incide anche sulla sicurezza del territorio e dei suoi cittadini.

I delitti di Attentato: quali sono?

Per questi delitti, non c’è una disciplina generale nella legge, ma si tratta in ogni caso di un reato di pericolo perché non è necessaria la lesione concreta del bene giuridico protetto, ma è sufficiente che esso sia esposto a pericolo.

Inoltre, tale reato richiede che alla volontà di attentare alla vita o all'incolumità di una persona si aggiunga il dolo specifico, cioè la volontà e la consapevolezza di agire nell'ambito di ideologie che abbiano carattere terroristico od eversivo, per tale motivo il reato di attentato è strettamente collegato al terrorismo, sposando la medesima ideologia di base. Anche in questo caso lo scopo è ledere la sicurezza nazionale mettendo a repentaglio la vita dei cittadini e gli ordini politici ed economici di un Paese.

Tutte le ipotesi di Terrorismo nazionale e internazionale

Nel corso degli anni il terrorismo ha assunto diverse forme, tra crudeltà e violenza, con un unico obiettivo di fondo, ovvero lo scopo di intimidire la popolazione e costringere i pubblici poteri oppure un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un determinato atto, in modo da manipolare gli equilibri sociali, economici e politici di un Paese.

Oggi i modi di immediata percezione in cui esso si esplica sono i seguenti:

- Associazioni sovversive (art. 270 C.P.),

- Associazioni con Finalità di Terrorismo anche internazionale e di eversione dell’Ordine Democratico (Art. 270 bis C.P.),

- Arruolamento con Finalità di Terrorismo anche Internazionale (Art. 270 Quater C.P.),

- Addestramento ad Attività con Finalità di Terrorismo anche internazionale (Art. 270 Quinquies), ovvero tutti quei reati che puniscono coloro che promuovono, organizzano o dirigono associazioni violente o eversive,

- Attentato contro il Presidente della Repubblica (art. 276 C.P.), Attentato per finalità terroristiche o di eversione (Art. 280 C.P.),

- Atto di Terrorismo con ordigni micidiali o Esplosivi (art. 280 bis C.P.),

- Sequestro di Persona a scopo di Terrorismo o di eversione (Art. 289 bis C.P.) che punisce chi priva qualcuno della propria libertà a scopo terroristico.

In particolare si definiscono condotte terroristiche tutti quei comportamenti che possono arrecare danno ad uno Stato, inteso nella sua interezza, ovvero: cittadini, istituzioni politiche, circuiti economici, assetto politico-sociale ecc.  Comunemente si dice che il reato di terrorismo sia un reato a consumazione anticipata, nel senso che è sufficiente l’idoneità dei comportamenti ad arrecare danno ad un Paese.

L’ Avvocato nella difesa della personalità dello Stato

La decisione della legge di considerare la personalità dello Stato come bene giuridico protetto è una forte innovazione se considerata all’interno dell’evoluzione normativa relativa al codice penale.

Solo dal 1930, infatti con il c.d. Codice Rocco (che corrisponde all’attuale codice penale, modificato ed integrato nel corso degli anni), lo Stato assume una propria autonomia nel campo della tutela giuridica e dunque viene considerato separatamente dagli individui che lo compongono. In effetti, ciò che si vuole difendere sono proprio gli interessi fondamentali dello Stato, i suoi rapporti interni ed esterni, la conservazione dei mezzi di difesa militare, nonché delle istituzioni politiche.

I professionisti legali specializzati in questo settore del diritto penale hanno in primis il compito di analizzare la fattispecie nella sua interezza, cioè il relazione all’effettivo danno causato e a al solo pericolo ipotizzabile. È proprio questo uno dei problemi maggiori, ovvero individuare la soglia di punibilità dei detti reati.

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