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L’ Imposta ipotecaria e catastale: primo inquadramento


Per chi non è esperto nel settore fiscale o comunque per chi svolge professioni non direttamente collegate ad esso, i concetti di imposta ipotecaria e imposta catastale, nonostante di per sé non siano eccessivamente complessi, possono generare confusione.

In prima analisi, si può affermare che le imposte ipotecarie e le imposte catastali si riferiscono a tutte quelle vicende costitutive, modificative ed estintive che riguardano i beni immobili. In parole semplici riguardano tutte quelle variazioni legate ad un immobile, ad esempio l’acquisto di una casa, la vendita di un edificio con il conseguente cambio di intestazione o, la costituzione di un diritto reale di godimento su un appartamento. In termini pratici le due tasse si applicano nel momento in cui è necessario registrare un atto presso i Registri Immobiliari e quando è necessario effettuare una voltura catastale.catasto

Differenze tra imposta ipotecaria e catastale: quando vanno pagate

L' imposta Ipotecaria è un tributo diretto e viene applicata per l’iscrizione di formalità nei pubblici registri immobiliari. Il caso più frequente è l’applicazione dell’imposta ipotecaria a seguito dell’iscrizione di un’ipoteca su di un immobile, per esempio, quando si stipula un mutuo, spesso, la casa acquistata con il denaro ottenuto dalla banca viene concessa in garanzia a titolo di ipoteca proprio per assicurare il completo pagamento del prezzo.

Fanno sempre parte dell’Imposta Ipotecaria anche le spese di trascrizione degli atti e quelle per le iscrizioni o i rinnovi delle iscrizioni ipotecarie nei Pubblici Registri. L’imposta Ipotecaria è disciplinata dal decreto legislativo n° 347 del 31 ottobre 1990 e nel tempo ha subito variazioni sia in relazione alla percentuale in cui si applica sia per quanto riguarda il minimo di imposta imponibile. 

L’ imposta Catastale, invece, come suggerisce anche il nome, ha a che fare con il Catasto. È l' imposta che ha per oggetto la voltura catastale, ossia la registrazione del nuovo nominativo a cui fa riferimento un determinato immobile a seguito del trasferimento di un bene immobile da un soggetto ad un altro, trasferimento che può essere a titolo oneroso, ad esempio una vendita o a titolo gratuito come nel caso di una donazione. L’ imposta catastale non è fissa ed anch’essa ha subito variazioni nel corso degli anni.

Calcolo e versamento dell’imposta catastale

L’ imposta catastale è generalmente prevista nella misura di 50 euro, salve le relative eccezioni. Dunque, da un punto di vista di calcolo non è molto difficile prevedere la spesa da affrontare.

I soggetti obbligati a tale pagamento sono coloro che richiedono la voltura catastale, solitamente gli acquirenti di un immobile, oppure anche i beneficiari di una donazione o ancora gli eredi a seguito di accettazione di eredità.

Il versamento dell’imposta è effettuato utilizzando il modello F23, ma occorre sottolineare che essendo tale imposta legata ad atti che hanno ad oggetto beni immobili, ed essendo il notaio l’unico soggetto a poter stipulare questi atti, nella maggior parte dei casi, l’ imposta catastale viene preventivamente pagata al notaio stesso, che si occupa di redigere l’atto di vendita, di donazione, di acquisto o comunque qualsiasi atto che prevede una voltura catastale.

Non a caso nel preventivo predisposto per il cliente sono già inclusi, tra le anticipazioni, i costi delle imposte catastali e ipotecarie.

Specializzazione dell’ avvocato tributarista

La specializzazione dell’ Avvocato tributarista riguarda proprio l’ambito dei contenziosi legali inerenti al pagamento delle imposte. La materia fiscale è particolarmente complessa e cavillosa.

Potrebbe accadere di vedersi costretti a pagare una somma maggiore di quella prevista per legge, oppure di dover versare un’imposta là dove non ce ne sia bisogno. È sempre utile partire informati, magari con l’ausilio di un esperto.

Agli avvocati tributaristi è richiesto un costante aggiornamento per stare al passo con le normative. L’ esperienza accumulata negli anni in questo settore può garantire una maggiore dimestichezza con certi temi complessi. In questa sede, infatti, stiamo cercando di analizzare, senza presunzione di completezza, alcuni dei tributi per i quali si ricorre più spesso alla sua consulenza specializzata.

Esenzioni dall’ imposta catastale

In alcuni casi l’ imposta catastale non è dovuta. Si tratta di atti particolari che prevedono il trasferimento di immobili a favore dello Stato, delle Regioni o delle Province, oppure di quegli atti che trasferiscono la proprietà di beni immobili a Enti o ONLUS.

Infine, un’ importante novità si ha in tema di “acquisto prima casa under 36”, ovvero da parte di soggetti con età inferiore a 36 anni e con ISEE non superiore a 40.000 euro, per i quali è prevista una totale esenzione dal pagamento dell’ imposta di registro, dell’ imposta ipotecarie e dell’ imposta catastale.

L’ imposta di Successione: approfondimenti

Nell’ampio insieme delle imposte ipotecarie rientra anche l’ imposta di Successione, ovvero quell’imposta che va a colpire l’arricchimento dell’erede. Come quelle viste al paragrafo precedente, anche l’imposta di Successione nel tempo ha subito diverse modifiche. Detta imposta viene calcolata dall’Agenzia delle Entrate ma, a differenza della tipica imposta ipotecaria e di quella catastale che vanno a colpire solo ed esclusivamente i beni immobili, l’Imposta di Successione va a colpire il valore dell’arricchimento dell’erede tenendo conto anche della presenza di eventuali beni mobili e della liquidità.

Detta imposta, dunque, tiene conto delle somme presenti su eventuali conti correnti o su libretti di risparmio o di eventuali titoli. Nella sua determinazione si tiene conto anche del valore delle passività facenti capo al de cuius. Dunque, l’ imposta viene calcolata dall’ Agenzia delle Entrate una volta presentata, alla stessa, la Dichiarazione di Successione, e sarà l’ Agenzia delle Entrate a determinarne l’ammontare e a chiederne il pagamento agli eredi.

La Dichiarazione di Successione va presentata entro determinati termini previsti dalla legge, ovvero un anno dalla morte del defunto, e va da sé che in caso di presentazione tardiva anche l’imposta di successione subirà sanzioni per ritardi nel pagamento.

Come pagare le imposte: consulenza legale

La regola generale è che per il pagamento di entrambe le imposte si procede all’ autoliquidazione, tuttavia non è sempre agevole giungere ad una conclusione certa e indiscussa qualora non sì è dentro la materia.

Se pertanto necessiti di assistenza legale in ambito tributario poiché, per esempio, non sai come muoverti nella presentazione della Dichiarazione di successione o se temi che la stessa sia stata presentata tardivamente e necessiti di ricorrere ad un ravvedimento operoso, oppure ritieni di essere stato destinatario ingiustamente di una sanzione pecuniaria, la prima mossa potrebbe essere un colloquio con l’esperto legale in materia di diritto tributario.

Non perdere tempo e affidati ad uno specialista della materia, anche attraverso questo portale potrai contattare in modo diretto un Avvocato Specializzato in Diritto Tributario, sarai ricontattato entro le prossime 24-48 ore.

La competenza giuridica di questi studi legali copre tutte le questioni di diritto che hanno anche rilevanza fiscale e quindi legate al mondo delle tasse e delle imposte.

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