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I Delitti contro la Moralità Pubblica ed il Buon Costume


I Delitti contro la Moralità Pubblica ed il Buon Costume sono disciplinati dal Libro Secondo Titolo IX del Codice Penale. A sua volta detto capo si divide in capi e precisamente:

- Il capo primo disciplina i delitti contro la libertà sessuale,

- il capo secondo prevede alle Offese al Pudore ed all’Onore Sessuale, ed

- il capo terzo contiene delle disposizioni comuni.

Per poter meglio comprendere quali sono i beni giuridici tutelati da tali norme giuridiche è bene prima conoscere il significato che l’Ordinamento riconosce al concetto di “moralità pubblica” ed al concetto di “Buon Costume”.

Per moralità pubblica si intende la coscienza etica di un popolo in un dato momento storico, e più precisamente il suo modo di sentire e distinguere il bene dal male, l'onesto dal disonesto. Per buon costume si intende l'abitudine di vita conforme ai precetti di morale, di decenza, di etichetta, di cortesia, nonché in alcuni casi le abitudini che attengano alle manifestazioni sessuali.

Tra i Delitti contro la Moralità Pubblica ed il Buon Costume vengono ricompresi i reati di atti osceni, corruzione di minorenni, tratta delle donne e di minori, pubblicazioni e spettacoli osceni. Detti reati, indubbiamente, colpiscono per la gravità delle condotte ivi ricomprese.

Le principali figure criminose: Violenza sessualemoralita

L’art. 519 del Codice Penale prevede il reato di violenza carnale. Esso punisce chiunque, con violenza o minaccia, costringe taluno a congiunzione carnale è punito con la reclusione da 3 a 10 anni.

Alla stessa pena soggiace chi si congiunge carnalmente con persona la quale al momento del fatto:

1) non ha compiuto gli anni quattordici;

2) non ha compiuto gli anni sedici,

3) quando il colpevole ne è l'ascendente o il tutore, ovvero è un'altra persona a cui il minore è affidato per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia,

4) è malata di mente, ovvero non è in grado di resistergli a cagione delle proprie condizioni d'inferiorità psichica o fisica, anche se questa è indipendente dal fatto del colpevole;

5) è stata tratta in inganno, per essersi il colpevole sostituito ad altra persona.

Violenza sessuale e stupro

Affinché non vi sia violenza sessuale necessario che il rapporto intimo tra due persone sia voluto dall’inizio fino alla fine, con la conseguenza che il consenso all’atto sessuale deve essere manifestato in maniera assolutamente inequivoca anche se con comportamenti concludenti.

Attenzione all’ipotesi in cui si fa volontariamente ubriacare una ragazza al solo fine di avere un rapporto sessuale, perché in questo caso la pena è aumentata di un terzo con una reclusione che va dagli 8 ai 16 anni. Stesso reato di violenza sessuale si commette se ad esempio la ragazza ha bevuto volontariamente o abbia assunto sostanze stupefacenti, ma in questo caso non scatta l’aggravante per il violentatore.

Data la gravità del reato, la legge consente fino ad un anno di tempo per presentare querela, quindi in tutto questo arco di tempo l’accusa è sempre valida.

Quanto alle prove, la legge prevede che in assenza di testimoni, la sola dichiarazione della vittima possa essere sufficiente per condannare il colpevole. Naturalmente saranno condotte delle indagini dagli avvocati e dal giudice, sempre con rispetto per l’intimità personale della vittima.

Quali sono gli atti osceni?

L’articolo art. 527, invece, punisce il reato di Atti osceni. La norma prevede che chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000.

Si applica la pena della reclusione da 4 mesi a 4 anni e 6 mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano. Se il fatto avviene per colpa, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309. Il Capo relativo alle disposizioni comuni riporta l’art. 540 del Codice Penale ovvero il caso in cui detti reati siano compiuti con l’aggravante del Rapporto di parentela.

Agli effetti della legge penale, quando il rapporto di parentela è considerato come elemento costitutivo o come circostanza aggravante o attenuante o come causa di non punibilità, la filiazione fuori del matrimonio è equiparata alla filiazione nel matrimonio. Il rapporto di filiazione fuori del matrimonio è stabilito osservando i limiti di prova indicati dalla legge civile, anche se per effetti diversi dall'accertamento dello stato delle persone.

Quando c’è atto osceno in luogo pubblico?

Il Diritto penale con il reato di atti osceni intende tutelare il bene collettivo del pubblico pudore, da intendersi come sentimento di riservatezza, in relazione a tutto ciò che attiene alla morale sessuale.

Innanzitutto per luogo pubblico è da intendersi quello continuamente libero, di diritto o di fatto, a tutti, si pensi ad una piazza, ad un parco, ecc. ma anche ad esempio le parti comuni di un edificio condominiale, il pianerottolo di un palazzo. Per atti osceni in luogo pubblico si intendono tutti quei comportamenti, principalmente sessuali, ma non solo, che possono turbare l’emotività delle persone con un immediato turbamento interiore.

La condizione di disagio che viene a crearsi in chiunque si imbatti in atti del genere è tutelata dall’ordinamento in quanto contraria al pubblico pudore e alla moralità pubblica.

Si tratta di reati lesivi della sensibilità personale che a volte tardano ad essere denunciati, ma rivolgersi ad un consulente legale specializzato in questa materia può essere un aiuto per se stessi e per la comunità in cui si vive.

Corruzione di minorenni: Avvocato Penalista

Il reato di corruzione di minorenni rappresenta una triste realtà presente nella nostra società e si configura quando un minore di anni 14 viene costretto ad assistere ad atti sessuali. La legge chiaramente intende tutelare lo sviluppo psico-fisico dei minori ed evitare traumi dovuti ad esperienze violente.

Nello specifico l’art. 609 quinquies del codice penale, dispone che: ‘’chiunque compie atti sessuali in presenza di persona minore di anni 14, al fine di farla assistere, è punito con la reclusione da 1 a 5 anni‘’.

Si tratta di un reato comune, ovvero che può essere commesso da chiunque, e la condotta criminosa può consistere:

1. nell’imporre al minore di assistere ad attività sessuali, non essendo necessario che il colpevole del reato le realizzi direttamente o ne sia fisicamente coinvolto,

2. nel mostrare materiale pornografico ad un minore di anni 14, con la finalità di indurlo ad attività sessuali.

Aumento della pena per corruzione di minori

Come già sottolineato il reato in esame è forse uno dei peggiori e le pene previste possono essere inasprite al ricorrere di alcune circostanze aggravanti.

Tale aumento si ha nel caso in cui:

a) il reato è commesso da più persone riunite;

b) il reato è commesso da persona che fa parte di un’associazione per delinquere e al fine di agevolarne l’attività;

c) il reato è commesso con violenze gravi o se dal fatto deriva al minore, a causa della reiterazione delle condotte, un pregiudizio grave.

È importantissimo sottolineare che il reato di corruzione di minori può essere commesso a prescindere dalla capacità del minore stesso di comprendere il significato degli atti sessuali posti in essere. Ciò perché secondo la legge al di là della sua comprensione è comunque possibile un danno al suo sano sviluppo mentale.

Reato di Tratta delle donne

La tratta di esseri umani è un reato molto spesso invisibile ai nostri occhi e riguarda soprattutto donne, nella maggior parte dei casi minorenni, strappate dai loro Paesi d’origine e condotte così in località diverse per avviarle alla prostituzione.

In genere il reato è commesso dal trafficante, o dall’organizzazione criminale che gestisce le operazioni di trasporto, mediante assoggettamento delle vittime a un potere coercitivo con l’inganno di false promesse, e con uno sfruttamento sessuale o lavorativo. A volte avviene anche la vendita delle persone ad altri trafficanti.

I Paesi non europei da cui provengono la maggior parte delle vittime sono Nigeria, Cina, Ucraina, Marocco e India. Lo sfruttamento sessuale e la prostituzione sono gli scopi primari del traffico, ma spesso a ciò sono associate attività lavorative indegne.

Il Parlamento italiano dal 2021 sta lavorando a nuove strategie per rendere più efficace il controllo contro questo reato cercando di prevenirlo il più possibile e offrendo tutela alle vittime.

Sanzioni per il traffico di persone: studio legale

La condotta criminale deve essere caratterizzata da uno stato di soggezione permanente o comunque continuativo e soprattutto mediante violenza, minaccia e inganno.

In particolare si richiede anche che la condotta sia attuata con:

- abuso di autorità o approfittamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica o di una situazione di necessità, si pensi ai Paesi poveri in cui per alcune persone manca la possibilità di vita;

- mediante la promessa o la dazione di somme di denaro o di altri vantaggi da parte di chi esercita il potere di soggezione.

Il codice penale con l'articolo 601 definisce, il delitto di tratta di persone, ritenendolo applicabile sia quando ne risultino vittima soggetti già ridotti in schiavitù o in servitù, sia quando esso riguardi soggetti che vengono trafficati allo scopo di essere ridotti in tali situazioni.

La pena prevista è la reclusione da 8 a 20 anni, inoltre per i delitti di questo genere i termini di prescrizione sono raddoppiati e le pene sono aumentate da un terzo alla metà se i fatti sono commessi da persona sottoposta con provvedimento definitivo ad una misura di prevenzione personale

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