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L’ Imposta di Registro: cos’è e quando si applica


L’ Imposta di Registro è quel Tributo che deve essere pagato in caso di registrazione di un atto all’Agenzia delle Entrate. In pratica, ciò che si paga è il servizio fornito dallo Stato per la conservazione degli atti dei privati, al fine di garantire la sicurezza dei trasferimenti. Questa imposta è un Tributo indiretto che va a colpire il trasferimento di ricchezza, ad esempio l’acquisto di un appartamento, e l’importo della stessa Imposta di Registro è commisurato all’ ammontare espresso nella scrittura, pubblica o privata, da registrare. La disciplina generale dell’Imposta di Registro è contenuta nel D.P.R. n. 131 del 1986.

È molto importante avvertire che l’ Imposta di Registro è un tributo alternativo rispetto all’ IVA, nel senso che gli atti che scontano questa seconda tassa non prevedono anche il versamento dell’imposta di registro, salvo alcune eccezioni in materia di locazione.

Attraverso questo portale cercheremo di fornire un quadro generale della materia, con la possibilità di richiedere una consulenza in materia tributaria.imposta di registro

Atti soggetti a registrazione

Un esempio classico di un atto da registrare è il contratto di locazione.

Tuttavia, se volessimo elencare, almeno a titolo esemplificativo gli atti più comuni che sono destinatari dell’ Imposta di Registro, dovremmo includere tra essi: i contratti di trasferimento di azienda, di proprietà o di altri diritti reali e gli altri atti formati all’estero che comportino un trasferimento di immobile. Le aliquote variano in base al contratto da registrare e vanno dal 2% dovuto per la registrazione di un contratto di locazione sino al 9% nel caso in cui la scrittura abbia per oggetto il trasferimento di un terreno.

Quali sono i termini per registrare un Atto

La registrazione di un contratto è un atto dovuto e deve essere effettuato entro determinati termini previsti dalla legge che variano a seconda del tipo di atto da registrare. Per esempio, la registrazione di un contratto di locazione deve essere effettuata nel termine di 30 giorni dalla sua stipulazione. Gli atti formati all’estero devono essere registrati entro il termine di 60 giorni, ma comunque il termine ordinario per quasi tutte le registrazioni è generalmente di 20 giorni dalla stipula dell’atto. 

Si tratta di limiti temporali che il singolo contribuente non può conoscere facilmente, per questo è sempre consigliabile avere prima un colloquio con un Avvocato esperto in materia, anche solo per chiarire le idee su un prossimo atto che si vuole stipulare, ad esempio la vendita di un appartamento, e capire quali sono le spese fiscali e le eventuali sanzioni cui si va in contro.

Pagamento effettuato dal Notaio

Gli atti soggetti a registrazione sono atti stipulati da un Pubblico Ufficiale, ovvero un Notaio, pertanto, nella stragrande maggioranza dei casi è lo stesso notaio che si occupa del versamento di questa imposta, entro il termine di 30 giorni, e previo pagamento della stessa da parte dei singoli clienti.

In passato, la registrazione veniva fatta in maniera cartacea anche per il notaio, dal 2007 in poi il notaio effettua la c.d. registrazione telematica con il modello MUI (modello unico informatico), che ha sostituito il modello 69 per la registrazione cartacea.

Con un unico adempimento il notaio ottiene tre servizi: la registrazione, la trascrizione in conservatoria e la voltura catastale.

Pagamento effettuato dal contribuente: Avvocato

Tuttavia, oltre all’ipotesi più comune che prevede il pagamento effettuato dal notaio, può anche accadere che il versamento dell’ imposta di registrazione sia compiuto da parte del singolo contribuente con procedure molto semplici. Detto pagamento, infatti, deve essere effettuato tramite il modello F23 reperibile presso gli uffici postali o gli istituti di credito. È altresì possibile provvedere al pagamento mediante F24 o mediante delega diretta sul proprio conto corrente. Infatti, nel caso di registrazione di contratti di locazione, è possibile effettuare il versamento mediante addebito diretto, da parte dell’Agenzia delle Entrate, sul proprio conto corrente.

Esenzione dall’ imposta di Registro

Ci sono, però, una serie di atti che, nonostante richiedano l’intervento del notaio, non sono soggetti a registrazione. Tipico esempio è la procura alle liti e cioè il documento con cui un soggetto conferisce mandato ad un avvocato per rappresentarlo in giudizio. La procura non è soggetta nemmeno all’ imposta di bollo in quanto esso è compreso nel contributo unificato che si paga per le spese di giustizia.

Non si deve pagare Imposta di Registro neppure per alcuni atti di ultima volontà, ad esempio per un Testamento pubblico, o per un verbale di deposito del testamento olografo e segreto.

Mancato versamento dell’ imposta: cosa succede? Avvocato Tributarista

L’ Agenzia dell’Entrate, è l’ente che si occupa di controllare il corretto pagamento dell’ imposta di registro e la scadenza dei termini per il versamento. In caso di anomalie sono previste sanzioni economiche a carico dei soggetti obbligati al versamento e cioè sia il notaio, nei casi sopra analizzati, sia il singolo contribuente. Si tratta di multe assai salate, infatti, la mancata registrazione del contratto può comportare, in caso di accertamento, l’applicazione di un sanzione variabile dal 120% al 240% dell'imposta dovuta. E’ altresì sanzionata la dichiarazione di valore inferiore rispetto a quella effettiva dei beni o dei diritti che si registrano.

Ravvedimento Operoso

Così come per gli altri Tributi, anche per il mancato versamento dell’Imposta di Registro o per il suo versamento in ritardo è possibile ricorrere allo strumento del Ravvedimento Operoso previsto dal D. Lgs n. 472/97, mediante il quale è possibile regolarizzare versamenti di imposte omessi o insufficienti e altre irregolarità fiscali, beneficiando della riduzione delle sanzioni. Dunque, anche in questo caso sarà possibile provvedere al pagamento dell’Imposta non versata o versata in ritardo e le sanzioni applicate saranno ridotte rispetto a quelle ordinarie, fino ad un ottavo in caso di regolarizzazione di errori di pagamento o fino ad un decimo in caso di mancato pagamento.

Qualora si ritenga di voler procedere con un Ravvedimento Operoso è fortemente consigliabile avere una consulenza con un professionista in materia tributaria

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