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Avvocato per la successione ereditaria


In generale quando si parla di successione si intende il fenomeno mediante il quale un soggetto subentra ad un altro soggetto in uno o più rapporti giuridici. È l’esempio del padre che vanta un credito verso un amico e decide di cedere questo credito al proprio figlio, il quale sostituirà il padre nel rapporto con l’amico.

Nel caso di Successione “mortis causa detta sostituzione avviene quando il successore subentra nei diritti del de cuius. La Successione può essere a titolo universale, ed allora si parla di Eredità, ed avviene quando l’erede subentra nella universalità dei beni del de cuius oppure può essere a Titolo Particolare (detta anche “legato”) quando il soggetto subentra solo in uno o più rapporti determinati.diritto civile successioni

Successione legittima e successione testamentaria: avvocato civilista

Per Successione Legittima si intende la Successione regolata dal nostro codice civile e dunque si applica quando il de cuius non ha disposto con testamento dei suoi beni o vi abbia disposto solo in parte. La Successione Testamentaria, invece, si ha nel momento in cui il de cuius dispone – in tutto o in parte dei propri beni – per il tramite di un atto chiamato “Testamento”. Tale atto può assumere diverse forme: il testamento può infatti essere Olografo, quando è scritto di pugno dal testatore, Pubblico se è redatto da un Notaio oppure Segreto se il testatore redige una scheda nella quale mette per iscritto le proprie volontà e la consegna poi a Notaio alla presenza di due testimoni. Nel Testamento le disposizioni sono di natura patrimoniale ma possono anche esservi disposizioni di natura non patrimoniale, come, per esempio, nel caso in cui il de cuius riconosca un figlio naturale o nomini un esecutore testamentario. A loro volta, le disposizioni di carattere patrimoniale possono essere Disposizioni a Titolo Universale e cioè che attribuiscono al designato la qualità di erede, oppure Disposizioni a Titolo Particolare che attribuiscono al designato solo la qualità di legato.

Quando si apre la successione?

La successione si apre con la morte del de cuius e nel luogo ove questa è avvenuta. Ad esempio se una persona muore a Catania il 7 ottobre 2025, saranno questi dati ad orientare la scelta del giudice competente e il termine per accettare l’eredità. Con l’apertura della successione si avrà la cosiddetta “Vocazione” fase anche detta di “chiamata all’eredità”, nella quale si individuano i possibili eredi. L’eredità potrà essere devoluta all’erede secondo Legittima, quindi secondo il regolamento della legge - ovvero quando il de cuius non ha disposto nulla -  oppure Testamentaria quando si è in presenza di un testamento.

Successivamente alla fase di vocazione si avrà la fase della “Delazione” che si verifica con l’offerta del patrimonio ereditario al soggetto chiamato ad accettare l’eredità. Se ad esempio muore il nonno e nel testamento ha lasciato un appartamento al nipote Giovanni, l’indicazione del nipote Giovanni corrisponde a vocazione, l’attribuzione dell’appartamento corrisponde a delazione.  

Infine, l’ultima fase della successione è detta di Accettazione di eredità

Chi sono gli eredi legittimi: Consulenza legale

Contrariamente a quanto si possa pensare, gli eredi legittimi non sono soltanto la moglie o marito e i figli. Si tratta infatti di una categoria più ampia che include tutte le persone alle quali la legge (per questo successione legittima) permette di succedere nell’eredità del defunto. Esse sono: il coniuge, i figli legittimi o naturali, i genitori, i parenti, i fratelli e sorelle e infine qualora non vi sia nessuno dei precedenti, l’eredità si devolve allo Stato.

All’interno degli eredi legittimi, poi, vi è una sottocategoria più tutelata che è quella dei Legittimari, e della quale fanno parte solo il coniuge, i figli e i genitori del defunto. Dato lo stretto legame affettivo tra essi e il de cuius, la legge riserva loro una quota di eredità intoccabile, detta quota di legittima. Facciamo l’esempio del papà, con moglie e due figli, che prima di morire decide di fare testamento, con il quale potrà attribuire i suoi beni come meglio preferisce, anche ad estranei, ma ci sarà sempre una quota del suo patrimonio che per legge spetta alla moglie ai figli.

La successione necessaria: avvocato per lesione della quota legittima

A favore dei legittimari si applica la Successione Necessaria, in particolare quando il testatore, con le sue disposizioni testamentarie o con alcuni atti disposti quando era in vita, ha leso la quota che la legge riserva a questi soggetti. In questo caso si dice, infatti, che è stata lesa la “Quota di LegittimaDunque per Quota di Legittima si intende quella quota della quale il testatore non può disporre, a differenza, invece, di quella Quota Disponibile, della quale il testatore può disporre liberamente.

Per stabilire se, il testatore, con le sue disposizioni, ha o meno leso la quota di legittima si deve effettuare un’operazione chiamata “Riunione Fittizia”. Con la Riunione Fittizia si procede quindi alla ricomposizione ideale del patrimonio ereditario. Se con tale procedimento viene appurato che vi è stata una lesione contro gli eredi legittimari, allora colui che è stato leso può esperire due azioni messe a disposizione dal nostro ordinamento giuridico: l’Azione di riduzione e l’Azione di restituzione. Se viene accolta la domanda di riduzione si procede quindi alla restituzione o alla riduzione delle disposizioni testamentarie fino a quando non viene integrata la quota di legittima.

Quali sono i beni che vanno in successione

Tendenzialmente quasi tutti i beni possono cadere in successione, tranne quelli strettamente legati alla persona del defunto, ad esempio non cadrà in successione lo stipendio perché terminerà il rapporto di lavoro che aveva il de cuius. Quindi, cadono in successione: le azioni o titoli nominativi, che il de cuius possedeva in una società, e venduti prima della sua morte mediante atto autentico o girata autenticata, le indennità per cessazione rapporto di agenzia o indennità spettanti agli eredi o legatari come il preavviso su TFR, e i crediti contratti giudizialmente alla data di apertura della successione. L’avvocato esperto in diritto delle successioni potrà essere un valido aiuto sia per la stesura di un testamento, sia per gli eredi che a seguito della morte di un proprio caro si troveranno disorientati in relazione a ciò che possono ricevere oppure no.

Parcella avvocato per accettazione eredità

L’Accettazione dell’eredità, che altro non è se non la manifestazione di volontà dell’erede, può essere espressa, tacita o presunta. Il termine per accettare l’eredità è di 10 anni dal giorno in cui si realizza la morte del de cuius. Ciò significa che decorso questo termine si perde la possibilità di diventare eredi.

E se accetto dopo 12 anni? In linea di massima l’accettazione non può più farsi, ma dato che il termine di prescrizione di 10 anni non può essere contestato dal giudice, ma solo da una persona che vi abbia interesse, l’accettazione tardiva, se fatta, avrà valore finché qualcuno non opporrà la prescrizione o la contesti.

Infine, l’accettazione può essere Pura e Semplice ed in questo caso comporterà la confusione del patrimonio del de cuius con quello dell’erede, oppure con Beneficio di Inventario. In questo ultimo caso il patrimonio dell’erede rimarrà ben distinto dal quello del de cuius e per i debiti contratti da quest’ultimo l’erede risponderà solo ne limiti del valore dell’eredità. Gli incapaci, ovvero le persone con un tutore, un curatore oppure i minori possono accettare solo con beneficio di inventario, proprio perché la legge vuole limitare la loro responsabilità.

Capire se è il caso di accettare o no l’eredità di un proprio caro non è una questione semplice, è necessario valutare la presenza di debiti, le responsabilità cui si va in contro, i termini entro cui poter accettare ed è sempre buona norma rivolgersi ad un avvocato per una consulenza legale e guidare le tue scelte. Puoi ricercare un avvocato economico attraverso questo portale e richiedere un preventivo.

Avvocato: Posso diseredare mio figlio?

La risposta è NO, a meno che il figlio non sia stato dichiarato indegno con un sentenza del Tribunale. Come già sottolineato infatti, il figlio rientra nella categoria dei legittimari, cioè quei soggetti cui la legge obbligatoriamente riserva una quota di patrimonio. L’unica eccezione è l’ipotesi di indegnità del figlio. Cosa significa? Quando una persona ha assunto comportamenti riprovevoli nei confronti del defunto può essere considerata indegna dalla legge ed esclusa dalla successione. Le ipotesi dono le seguenti:

- l’aver ucciso o tentato di uccidere il de cuius o il suo coniuge, un suo ascendente o un suo discendente;

- l’aver commesso atti gravi contro la personalità morale del de cuius o del suo coniuge o di un suo ascendente o discendente, ad esempio la falsa testimonianza;

Oppure l’aver impedito la libertà di fare testamento e cioè:

- l’aver indotto con dolo o violenza il de cuius a fare, revocare o modificare il testamento o averglielo impedito, ad esempio per ottenere determinati beni;

- l’aver soppresso, nascosto o alterato il testamento;

- l’aver formato un testamento falso o averne fatto uso.

Soltanto in questi casi, tassativamente previsti dalla legge (articolo 463 del codice civile) si può essere esclusi dall’eredità, quindi diseredati.

Se malauguratamente ti trovi in una di queste situazioni e non sai come comportarti, puoi richiedere senza costi una consulenza all’avvocato gratis in materia di diritto civile e insieme affrontare il tuo caso.

Il marito lascia tutto all’amante: cosa può fare la moglie?

Immaginiamo che tuo marito abbia una storia d’amore segreta con un’altra persona, e prima di morire decide di fare testamento con il quale lascia tutte le sue ricchezze (appartamenti, automobili, depositi di denaro in banca…) alla propria amante. Cosa puoi fare? Prima di tutto puoi stare tranquilla perché, come sopra specificato, la legge per tutelare la posizione del coniuge gli riserva una quota intoccabile. Ci sono poi dei diritti a favore solo del coniuge e cioè il diritto di uso e abitazione della casa coniugale. Ovviamente, questi diritti e la quota non vengono attribuiti direttamente, e infatti nel caso essi siano lasciati ad altra persona, nel caso qui ipotizzato all’amante, la moglie dovrà agire contro questa in giudizio, con l’assistenza dell’avvocato, mediante un’azione di restituzione, in modo da ottenere i beni a lei spettanti e impugnare così il testamento.

Il diritto di continuare ad abitare la casa coniugale spetta anche al coniuge separato, se ancora convive, ma non al coniuge divorziato.

Impugnazione del testamento dall’avvocato

Quando il testamento lede la quota legittima spettante agli eredi è possibile impugnarlo, ovvero contestare il suo contenuto. Si pensi ad esempio, al figlio che riceve una quantità di beni inferiore rispetto a quella che gli spetta per legge. In questo caso è possibile agire in giudizio con l’assistenza legale di un avvocato ed esperire un azione di riduzione volta ad integrare il contenuto della propria quota.  Bisogna sottolineare però che il testamento, anche se lesivo, resta valido ed efficace finché non si agisce con l’azione di riduzione e si vince la causa. Per questo è fondamentale rivolgersi subito all’avvocato e pianificare la difesa in giudizio.

Può anche capitare che gli eredi, i quali hanno ricevuto una quota minore, vogliano evitare di arrivare davanti al giudice, per non affrontare spese processuali e lungaggini, e allora potrebbero fare una transazione per accordarsi tra loro sulla ripartizione dei beni. Una sorta di compromesso bonario.

Trasferimento quote di società per testamento

Se il defunto prima di morire era titolare di quote all’interno di una società a responsabilità limitata, può decidere di lasciarle in eredità ai figli, ma attenzione perché ci sono delle precisazioni da fare. Lo statuto di ogni società può prevedere delle limitazioni alla circolazione delle quote dopo la morte di un socio per evitare l’ingresso di persone indesiderate nella compagine sociale, quindi bisognerà guardare cosa prevede lo statuto. Tuttavia, i soci possono scegliete fra 3 possibilità:

- liquidare il valore della quota all’erede, in modo da evitare il suo ingresso in società corrispondendogli in denaro il valore della partecipazione societaria;

- Sciogliere la società

- continuare la società con gli eredi, se questi acconsentono.

In questi casi si incastrano problematiche del diritto successorio e problematiche del diritto societario, quindi oltre a valutare i vantaggi che potrebbero derivare dall’accettazione di eredità, magari perché nel patrimonio del defunto ci sono appartamenti, gioielli, terreni ecc., bisogna tenere ben chiari i rischi legati all’ingresso in una società soprattutto se si è del tutto estranei a questo mondo. Il ruolo dell’avvocato è fondamentale, e la scelta più saggia sarebbe quella di avere una consulenza legale con un esperto del diritto successorio e societario per analizzare il tuo caso di specie, onde evitare brutte sorprese.

Avvocato di fiducia per la difesa degli eredi

In materia successoria il ruolo dell’Avvocato può essere indispensabile in diversi ambiti, per l’individuazione degli eredi legittimi e dei diritti a loro spettanti, per la validità del testamento e i casi di indegnità o ancora per la valutazione della capacità di intendere e di volere del testatore.

Detta materia coinvolge infatti molteplici soggetti e molteplici situazioni. Se non conosci bene le insidiose conseguenze delle controversie ereditarie puoi rivolgerti all’esperto in materia successoria per fare testamento, oppure qualora tu sia stato semplicemente nominato erede o legatario o ancora per avere una consulenza in merito ad un testamento che tu stesso vuoi lasciare ai tuoi cari. L’Avvocato potrà, quindi, consigliarti quali saranno i prossimi step da affrontare, se per esempio, accettare o meno un’eredità, impugnare il testamento che ritieni possa essere falso o semplicemente per consigliarti al meglio tutti i passaggi così da evitare di incorrere in eventuali prescrizioni o decadenze del caso. Attraverso questo portale ti offriamo una scorciatoia per contattare gratuitamente l’Avvocato esperto in Diritto Successorio e richiedere un preventivo.

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