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I pilastri del Diritto Civile


Il Diritto Civile è, infatti, quella branca del Diritto Privato definibile come l'insieme di norme giuridiche che regolano i rapporti tra privati. Il Diritto Civile è quasi interamente contenuto nel Codice Civile del 1942 ma al suo fianco bisogna considerare che vi sono anche numerose Leggi speciali. Ad esempio, la normativa base delle locazioni è contenuta nel codice civile ma poi è interamente disciplinata dalla Legge 392/1978, così come le Unioni Civili sono oggi disciplinate dalla Legge Cirinnà del 2016.

Il Codice Civile si compone di sei libri a loro volta suddivisi in Titoli, Capi ed Articoli. Il Primo libro tratta del diritto di famiglia, il secondo delle successioni, il terzo riguarda la proprietà e gli altri diritti reali, il quarto tratta delle obbligazioni e dei fatti illeciti, il quinto del lavoro e del diritto commerciale e societario e, infine, il sesto si occupa della tutela dei diritti.

Si può dire che il Diritto Civile regola ogni aspetto della Società e dei rapporti giuridici tra i consociati. Ad esempio, ogni qualvolta, un individuo compie un gesto banale come l’acquisto di un quotidiano o il bere un semplice caffè in un bar, in realtà pone in essere un rapporto giuridico disciplinato dal Diritti Civile.

Quindi, tirando le fila del discorso, il diritto civile riguarda la materia della Famiglia, della Proprietà, dei Contratti e delle Successioni. Dunque, il professionista legale per questo settore è l’Avvocato civilista che si occuperà di tutte le controversie tra privati oppure tra privati e Pubblica Amministrazione.diritto civile costituzione italiana

Le fonti del Diritto Civile

Per Fonti del Diritto si intende ogni atto e ogni fatto a cui un ordinamento giuridico riconosce la capacità di far sorgere, modificare o estinguere delle norme giuridiche. A loro volta Le Fonti del Diritto si distinguono in Fonti dei Cognizione e Fonti di Produzione. Per Fonti di Cognizione si intendono quei documenti tramite i quali è possibile conoscere il Diritto (come ad esempio la Gazzetta Ufficiale). Le Fonti di Produzione sono, invece, quei procedimenti che determinano il formarsi delle norme.

Le Fonti dell’ordinamento italiano sono quelle previste nell’ordinamento costituzionale. Dette Fonti si distinguono in Statali e Non Statali. Tra le Fonti Statali troviamo: La Costituzione, Le Leggi Costituzionali, Le Leggi Ordinarie, i Decreti Legislativi, i Decreti Legge, i Regolamenti Governativi e le Consuetudini. Tra le Fonti non Statali troviamo le Leggi Regionali, i Regolamenti Regionali e quelli Comunali. Non dobbiamo dimenticare che, accanto all’ordinamento italiano, vi è poi l’ordinamento internazionale che, a sua volta, ha delle Fonti. All’interno delle medesime sono compresi i Trattati e le Fonti da essi derivanti, ossia i Regolamenti, le Direttive e le Raccomandazioni.

Quando serve l’ avvocato civilista?

La stragrande maggioranza dei rapporti della vita quotidiana di ciascuno di noi è regolata dal diritto civile. Si pensi, ad esempio, all’acquisto di una casa, al pagamento di un debito, all’apertura di un testamento dopo la morte di un proprio caro, al risarcimento dei danni a seguito di un incidente stradale, alla richiesta di un mutuo in banca, al pagamento dell’affitto ecc. Sono tutte situazioni, che presuppongono una relazione di tipo patrimoniale tra privati o con il fisco.  

Per chi non lo sapesse, in tutti questi casi è fondamentale la consulenza dell’avvocato civilista, al quale puoi ricorrere tutte le volte in cui hai un problema con un altro privato, con la pubblica amministrazione, o magari quando sono in corso liti tra coniugi, o ancora quando hai un cliente che non paga il condominio.

Preventivo Avvocato civilista

L’attività dell’avvocato civilista, così come gli avvocati specializzati in altri settori legali, non ha dei prezzi fissi ed è difficile poter quantificare a priori il costo di una causa, data la diversità di ogni singolo caso. Ma in linea di massima più è alto il valore della controversia più sarà cospicua la parcella dell’avvocato, che ovviamente avrà un lavoro più impegnativo da svolgere.

Tuttavia, è bene sapere che potrebbe essere richiesto un anticipo, anche se di solito non si tratta di un vero e proprio acconto della parcella dell’avvocato, ma piuttosto di una somma di denaro per dare inizio alla causa e affrontare le prime spese processuali. In ambito civile infatti la causa è a pagamento, bisogna versare il contributo unificato (cioè una somma che viene corrisposta all'Erario ogni volta in cui un soggetto inizia un processo civile e che varia a seconda del valore della controversia), e pagare le spese di notifica che sono a carico del cliente.

Ad ogni modo, l’avvocato è tenuto a fornirti un preventivo scritto prima di iniziare la causa.

Se cerchi un professionista per tutelare le tue ragioni oppure per conoscere i costi di una consulenza legale e ottenere un preventivo, puoi contattare un avvocato gratis attraverso questo portale.

Responsabilità civile: consulenza legale

Quando si parla di responsabilità in ambito civile, in realtà ci si riferisce quasi sempre alla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.

La prima sorge in caso di mancato adempimento di un’obbligazione precedentemente assunta, un esempio di vita reale è il mancato pagamento del canone locatizio a fronte di un contratto di locazione precedentemente stipulato.

La seconda, invece, si realizza quando c’è la violazione di un principio generale del nostro ordinamento che è il principio di “non ledere l’altrui sfera giuridica”. Un esempio molto semplice è la responsabilità per danni causati dal proprio animale per colpa di mancata custodia dello stesso.

Si tratta di sfumature legali non note a tutti, e per evitare di peggiorare la propria situazione, ad esempio con un aumento della somma da pagare per il risarcimento dei danni, è sempre buona norma rivolgersi ad un avvocato per esporre il proprio caso e avere anche solo una semplice consulenza.

Brevi cenni sulla nostra Costituzione

La legge Fondamentale della nostra Repubblica è la Costituzione della Repubblica Italiana. Essa è stata scritta dall’Assemblea Costituente ed è entrata in vigore il 1º gennaio 1948. La Costituzione della Repubblica Italiana è composta da 139 articoli e da 18 disposizioni transitorie e finali. Nella Costituzione sono contenuti i principi cardine del nostro ordinamento, sono individuati i diritti e i doveri fondamentali dei soggetti e vi è la disciplina riguardante l’organizzazione della nostra Repubblica. Per modificare la Costituzione è necessario un procedimento particolare, così detto “aggravato”, ed è per questo che la Costituzione è detta “rigida”. Nessuna legge del nostro ordinamento può essere contraria al contenuto della nostra Costituzione, pena infatti la dichiarazione di incostituzionalità della stessa legge. L’Organo deputato a stabilire se una legge è contraria alla nostra Costituzione oppure ai suoi contenuti è la Corte Costituzionale che ha sede a Roma, all’interno del Palazzo della Consulta.

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