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Assegno di divorzio: la ex moglie che dorme con il nuovo compagno perde il diritto al mantenimento


Assegno di divorzio: la ex moglie che dorme con il nuovo compagno perde il diritto al mantenimentoIn diverse cause di divorzio una delle questioni più dibattute è il diritto all'assegno di divorzio: quando e quanto spetta. ex mogli che lamentano il mancato pagamento dell'assegno di mantenimento da parte dei mariti. E questi ultimi che contestano variazioni nei presupposti che dovrebbero incidere sul diritto o quantomeno rimodulare l'importo. Una recentissima sentenza della Corte di Cassazione sta suscitando interesse proprio in questo senso. Il dispositivo potrebbe trovare applicazione in molte cause di divorzio.

Quando l'ex moglie si rifa una vita: relazioni stabili

La regola generale vuole che il diritto al mantenimento dell'ex moglie persista fintanto che quest'ultima non inizi una nuova relazione, basata su principi di stabilità e continuità. Ma che cosa si intende per relazione stabile e continuativa? Vale solo se convive con il nuovo compagno? Sicuramente non è sufficiente qualche uscita sporadica o cena etc. Tuttavia l'interpretazione potrebbe essere meno rigida di quanto si pensi. L'interpretazione data dai giudici è che i due dovranno dimostrare la volontà di intraprendere un percorso comune che abbia le caratteristiche di una famiglia di fatto. E' evidente come la valutazione soggettiva renda difficile in alcuni contesti stabilire se questo scenario si verifica oppure no. Finora le sentenze sono state piuttosto caute e a favore della moglie, nel dubbio. Ma una recente pronuncia della Cassazione sembra dimostrare orientamenti diversi. Il riferimento è all'ordinanza n. 22604/20 dello scorso 16 ottobre.

Se dormi con un altro perdi il diritto al mantenimento?

La Corte di Appello di Reggio Calabria aveva condannato un uomo per mancato pagamento del mantenimento fissato a 400 euro al mese. L'ex marito, dal canto suo, aveva chiesto il ricalcolo dell'assegno di divorzio o la revoca, affermando che la ex moglie si fosse rifatta una vita per non convivendo stabilmente con il compagno. Di fatto i due nuovi amanti trascorrevano spesso la notte insieme durante la settimana. Ebbene ribaltando le interpretazioni precedenti, i giudici hanno equiparato queste notti insieme a periodi di convivenza, poco conta la durata di ciascuno di essi. Si evince comunque la volontà di un progetto di vita comune. Il legame, ormai datato e ufficiale, è stato considerato stabile. Non basterà più, quindi, nascondere convivenze di fatto per non perdere l'assegno di mantenimento. Sicuramente si tratta di una materia complessa che presenta diverse sfaccettature. E' richiesta professionalità e sensibilità da parte dell'avvocato divorzista che segue la causa.
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