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Risarcimento danni e rendita vitalizia


Rendita vitalizia per risarcimento danni

Molto spesso accade che i clienti domandino ai loro avvocati di chiedere al giudice l’erogazione del risarcimento dei danni mediante una rendita vitalizia.

Prima di tutto è bene chiarire che nel nostro ordinamento il risarcimento dei danni è previsto in caso di:

- danno patrimoniale inteso come perdita economica o mancato guadagno

- danno non patrimoniale riferito a pregiudizi legati ad interessi personali, che non hanno rilevanza strettamente economica ma che sono ugualmente tutelati dalla legge, ad esempio una lesione del diritto alla salute.

Quanto alla rendita vitalizia essa, da un punto di vista generale, è un contratto che determina l’obbligo di versamento periodico di somme predeterminate per tutta la vita del beneficiario, dietro un determinato corrispettivo ossia l’alienazione di un immobile, di un bene mobile o di un capitale.

Premesso ciò, che legame può esserci tra risarcimento danni e rendita vitalizia?

Il legame è dato dall’art 2057 del codice civile, in cui è la stessa legge a prevedere la liquidazione del risarcimento dei danni mediante una rendita vitalizia.

Quando posso avere il risarcimento con la rendita

Naturalmente, la possibilità di liquidare il risarcimento dei danni con la rendita vitalizia non è una libera scelta delle parti in causa, né dei loro avvocati e né propriamente del giudice perché è un’ipotesi configurabile solo in caso di danni permanenti derivanti da fatti illeciti nei confronti del danneggiato.

Certamente, nel momento in cui si configura questa situazione c’è poi una valutazione in concreto che deve compiere il giudice il quale terrà conto delle condizioni delle parti e della natura del danno, oltre a disporre delle opportune cautele necessarie per il caso di specie.

Tipici esempi di risarcimento danni mediante una rendita vitalizia sono i seguenti:

- sinistri stradali

- errore medico

- responsabilità sanitaria

- reati contro la persona

Va da sé che è assolutamente irrinunciabile una consulenza legale al riguardo, considerata la singolarità della previsione normativa e le valutazioni in concreto da compiere.

Quali sono i vantaggi della rendita vitalizia

I vantaggi della rendita vitalizia rispetto all’erogazione in un’unica soluzione del risarcimento dei danni vanno valutati in concreto, anche e soprattutto in base all’età del soggetto danneggiato.

Come anticipato la rendita vitalizia è una prestazione economica che dura per tutta la vita del beneficiario-danneggiato, ed è chiaro che essa non è affatto conveniente se si parla di una persona molto anziana o di un soggetto in condizioni fisiche precarie.

Diversamente, un’erogazione periodica sarà sicuramente vantaggiosa per chi è destinato a vivere ancora a lungo con i danni subiti. Si pensi ad esempio a chi ha perso un arto, oppure ha avuto una lesione che abbia compromesso le proprie facoltà fisiche e psichiche, o ancora ci sia divenuto in ogni altro modo invalido ecc.

Come si calcola l’importo della rendita

In primo luogo, l’ammontare in via generale del risarcimento dei danni relativo alla specifica controversia è sempre stabilito dal giudice. Quanto all’ammontare concreto, ove il risarcimento debba essere corrisposto con una rendita vitalizia è necessario fare riferimento al coefficiente della capitalizzazione della rendita in base all’età del danneggiato in modo da poter prevedere un importo progressivo e non fisso certamente più incline a soddisfare le esigenze di vita mutevoli nel tempo (infanzia, adolescenza, vecchiaia ecc.).

Oltre a ciò, occorrerà valutare anche un’eventuale danneggiamento delle proprie capacità lavorative, anche questo aspetto può, anzi deve, essere conteggiato dal giudice poiché influisce sul precedente tenore di vita del soggetto. Si pensi ad esempio a chi a causa del pregiudizio subito non possa più svolgere le precedenti mansioni lavorative.

La rendita è mensile?

Le modalità di erogazione della rendita sono stabilite dal giudice. Ciò che rileva è che la corresponsione sia periodica e a cadenza fissa, poi potrà essere mensile, bimestrale, semestrale ecc.

Nel caso in cui i pagamenti da parte dell’obbligato non siano puntuali sarà possibile rivolgersi all’avvocato e chiedere l’invio di una lettera di diffida legale in cui indicare:

- il termine ultimo entro cui effettuare il versamento

- la sentenza da cui trae origine l’obbligo della rendita vitalizia

- la diffida a proseguire per vie legali in caso di perseverato inadempimento.

Avvocato economico per consulenza legale

Il risarcimento dei danni è sempre un argomento molto discusso tra cliente e avvocato, in quanto da un lato c’è chi ha subito il danno che pretende di essere reintegrato almeno da un punto di vista economico e dall’altro c’è il difensore che deve attenersi al rispetto della legge pena un rifiuto della richiesta da parte del giudice.

Conciliare questi due aspetti è importantissimo per avere un esito positivo della causa in giudizio, ecco perché è opportuno individuare un buon professionista, che magari sia anche un avvocato economico, e creare una giusta intesa tra cliente e consulente, in modo da costruire una difesa giudiziale forte e coesa.

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