Fattura avvocato: cosa cambia senza split payment

Fatture avvocati: addio split payment
Lo spliy payment è un meccanismo di scissione dell’IVA: con questo criterio l’imposta sul valore aggiunto non veniva corrisposta al fornitore ma trattenuta dalle amministrazioni e versata direttamente all’Erario in modo da contrastare l’evasione fiscale. Dal meccanismo eran rimasti fuori solo i minimi e forfettari mentre tutti gli altri professionisti, non senza polemiche, hanno dovuto adottarlo in seguito alla manovrina del 2017. La novità decorre dal 14 luglio 2018, come sopra accennato e si estende anche a prestazioni di consulenza legale precedenti ma non fatturate. Che cosa cambia? In pratica nella fattura per la consulenza legale alla PA, l’avvocato non dovrà più scindere i pagamenti: il cliente sarà tenuto a versare al professionista l’onorario e l’IVA (che quest’ultimo dovrà ovviamente girare all’Erario). La misura di abbandono dello split payment ha un costo di circa 140 milioni di euro che il governo conta di recuperare mediante fondi speciali del Mef. Nulla cambia per le fatture avvocato a clienti privati.
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