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Armi bianche: cosa sono?


Avvocato: posso usare lo spray al peperoncino?

La legge italiana prevede come regola generale il divieto di acquistare un’arma senza una specifica autorizzazione da parte delle competenti autorità. La ragione di tale previsione è facilmente intuibile: le armi sono oggetti pericolosi che non possono essere detenuti da chiunque. Si pensi per assurdo ad una pistola nelle mani di una persona inferma di mente.

Comunemente, poi, si tende a considerare le armi bianche come una categoria meno pericolosa, ma non è assolutamente così.

Per arma bianca si intende qualunque arma dotata di una lama in metallo (coltello, pugnale ecc.) oppure che abbia una forma contundente (manganello), nonché quelle che fungono da difesa, come gli spray antiaggressione.

La definizione deriva da tempi remoti, o meglio dal passaggio dalle armi in pietra a quelle in metallo e infatti il bianco indica il riflesso del sole sulle superfici metalliche. Nel tempo, poi, questo concetto è stato rielaborato e oggi quando si parla di arma bianca si intende qualunque strumento destinato in maniera inequivocabile a procurare una ferita, diverso dalle armi da fuoco.

Armi proprie e armi improprie

Quando parliamo di armi occorre fare una prima macro distinzione tra le armi proprie e armi improprie.

Nel primo gruppo rientrano ad esempio le pistole, i fucili, le mine, i pugnali e simili, che appunto nascono proprio con il fine di uccidere o comunque di far del male a qualcuno

Nel secondo gruppo, invece, rientrano degli oggetti che seppur destinati ad altri scopi, se utilizzati a fini aggressivi o difensivi possono far male al pari di un’arma propria. Si pensi ad esempio ad una mazza da baseball che è strettamente realizzata a fini sportivi, ma se utilizzata per aggredire una persona può causarle delle ferite a volte letali.

Sono armi improprie anche una catena, un tubo, del filo spinato, un cacciavite ecc., quindi tutto ciò che ha come utilizzo primario non l’aggressione, ma è chiaro che se, ad esempio, in una rissa si utilizzano tali oggetti non si potrà poi sostenere di non essere armato.

Porto d’armi – Consulenza legale

A chi si pone l’interrogativo se serva o meno il porto d’armi per detenere un’arma bianca non può che darsi risposta affermativa. Le armi bianche sono qualificate come armi proprie ed è quindi assolutamente necessario richiedere e ottenere il porto d’armi presso la Questura territorialmente competente.

Per la sola detenzione in casa di un’arma propria è sufficiente la concessione di un Nulla Osta alla detenzione di armi, ciò vuol dire che non si può portare in giro l’arma.

Per il trasporto, invece, occorre una licenza di porto d’armi.

È possibile, poi, richiedere anche un porto d’armi specifico per la difesa personale, ma in questo caso occorrerà poi dimostrare che l’arma serve effettivamente per difendere se stessi, ad esempio a seguito di una minaccia di morte.

In quest’ultimo caso, si consiglia sempre di analizzare la questione con il proprio avvocato penalista di fiducia e valutare anche ulteriori possibili rimedi per sentirsi al sicuro.

Per le armi improprie invece non è richiesta nessuna licenza, perché come detto non si tratta di armi in senso stretto. Di certo non è richiesto il porto d’armi per acquistare un coltello da cucina. 

Cosa succede se ti trovano con un’arma bianca?

Il punto cruciale del discorso è forse proprio questo, non si può portare un’arma propria in giro se non si ha il porto d’armi, quindi anche un’arma bianca non può essere portata con sé senza licenza.

La legge prevede che chiunque, senza apposita autorizzazione, concessione o licenza di porto d’armi venga trovato in giro con un’arma, è punito con l’arresto fino a 18 mesi.

Il reato commesso in questo caso è l’abusivismo di porto d’armi, che genera rischi e pericoli sia per se stessi che per la collettività.

Quali armi sono legali?

Ci sono degli strumenti utilizzabili per la legittima difesa che non richiedono il porto d’armi e precisamente:

1. lo spray al peperoncino, che forse è l’oggetto più utilizzato soprattutto dalle donne in città, e che può essere portato con sé senza alcuna preventiva concessione a patto che la bomboletta non superi i 20 ml;

2. la pistola al peperoncino, che altro non è se non l’evoluzione dello spray, in quanto è molto più efficace e soprattutto a differenza del precedente può essere utilizzato anche in luoghi chiusi;

3. dissuasore o storditore elettronico, ovvero quello strumento in grado di emettere scariche elettriche per indebolire l’aggressore; attenzione a non confonderlo con la pistola elettrico che invece è un’arma vera e propria per la quale occorre il porto d’armi.

Avvocato: lo spray al peperoncino è un’arma?

Lo spray al peperoncino è certamente uno strumento di difesa, seppur non qualificato propriamente come arma. Ciò significa, che comunque non può essere utilizzato quando non ricorrono i motivi di legittima difesa, altrimenti si rischiano delle conseguenze penali.

È necessario, quindi trovarsi in una situazione di pericolo e dimostrarla in sede giudiziale con apposite prove, naturalmente con l’assistenza di un buon avvocato specializzato.

Quali armi possono essere usate per la difesa personale?

Si parla spessissimo di legittima difesa, ma a volte è difficile capire fin dove ci si possa spingere, se ad esempio si può comprare o andare in giro con un’arma senza avere il porto d’armi.

Tirando le fila del discorso, possiamo riassumere dicendo che:

- per le armi proprie occorre una specifica autorizzazione, ovvero il porto d’armi;

- per le armi bianche, vale la medesima affermazione, in quanto esse sono delle vere e proprie armi, seppur diverse dalle armi da fuoco;

- per le armi improprie, non è necessario alcun porto d’armi;

- per le armi legali, ovvero: spray al peperoncino, pistola con spray antiaggressione oppure dissuasore elettronico, non serve alcuna licenza ma esse restano nei limiti della legalità solo se realmente utilizzate per difendersi.

Come è evidente la legittima difesa è un concetto a volte astratto e bisogna sempre fare attenzione all’utilizzo delle armi, che spesso può essere incosciente perché indotto dall’ira o dalla sete di vendetta personale.

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