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Vendita di carne avariata: è reato?


Carne avariata dal macellaio: posso denunciarlo?

Il principale segnale che ci fa capire che la carne non è più commestibile è l’olfatto, perché il più delle volte un cattivo odore è sintomo di putrefazione, anche se la carne potrebbe essere contaminata da batteri interni e non percettibili a livello olfattivo.

Anche il colore è indicativo dello stato e della qualità della carne, ma attenzione perché proprio su questo girano le peggiori truffe. Molti macellai, ristoratori che hanno a che fare con pietanze a base di carne per nascondere il brutto colore e il cattivo odore aggiungono solfiti e nitrati, ovvero degli additivi che alterano il normale processo di putrefazione e che ovviamente sono nocivi per la salute dei consumatori.

Questo comportamento non è esente da responsabilità penale, al contrario chi vende carne avariata spacciandola per buona può incorrere nella commissione di due reati e precisamente:

- il reato di vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine disciplinato dall’articolo 516 del codice penale, e

- il reato di frode in commercio di cui all’articolo 515 del codice penale.

Come dimostrare che la carne venduta è avariata

Per fare una segnalazione sulla vendita di carne avariata, il consumatore deve preventivamente fare una comunicazione alla ASL di appartenenza o, in via alternativa, ai Carabinieri per la tutela della salute NAS per le successive verifiche del caso.

In tal modo, le autorità sanitarie potranno fare ulteriori indagini, più specifiche e tecniche, per poi concludere con ragionevole certezza sulla non conformità del cibo e avviare poi una causa penale in Tribunale a seguito di denuncia da parte del consumatore.

È chiaro che solo in questa seconda fase è strettamente necessaria la presenza dell’avvocato penalista, proprio perché non ci si può difendere da soli in giudizio, mentre la comunicazione all’ASL potrebbe essere fatta anche autonomamente dal consumatore.

Naturalmente, è consigliabile affidarsi fin da subito ad un avvocato specializzato in materia, in modo da farsi seguire passo passo, sia per il consumatore che denuncia, sia per il commerciate che viene denunciato, il quale ha tutto il diritto di difendersi dalle accuse avanzate nei suoi confronti.

Cosa rischia il macellaio

Se la macelleria vende carne avariata, spacciandola per buona magari con l’aggiunta di nitrati e solfiti al fine di nascondere cattivi odori e un brutto colorito, il macellaio titolare dell’attività rischia di essere punito con

- la reclusione

- una multa, il cui importo varia a seconda della gravità della circostanza.

Naturalmente, il difensore legale dell’imputato, laddove la denuncia si riveli priva di fondamento, potrà chiedere un risarcimento dei danni a chi ha calunniato il commerciante oltre che agire in giudizio contro lo stesso.

Si pensi ad esempio all’ipotesi in cui i consulenti legali dell’indagato dimostrino che la percentuale di nitrati e solfiti sia presente nella carne in una misura che non supera il minimo previsto dalla legge, anche perché la loro funzione è proprio quella di  uccidere i batteri e fare in modo che i prodotti alimentari si conservino più a lungo possibile con la colorazione naturale, e il colore rosso della carne; oppure l’avvocato potrebbe dimostrare con documentazione fornita da esperti del settore che tali additivi comunque non possono essere utilizzati su un alimento già decomposto perché non riuscirebbero certo a farlo sembrare fresco una volta in putrefazione.

Come denunciare la macelleria

La denuncia potrebbe essere sporta semplicemente ai Carabinieri del luogo, magari inviando le forse dell’ordine presso il locale sospetto al fine di effettuare i controlli dovuti.

Non è necessaria in questa prima fase la presenza dell’avvocato perché il consumatore può agire anche autonomamente.

Posso chiedere il risarcimento danni?

Il risarcimento dei danni può essere richiesto sia dal consumatore che ha sporto denuncia, nel momento in cui l’avvocato dimostri che eventuali danni alla sua salute siano stati causati proprio dall’ingerimento di tali cibi, sia dall’imputato qualora la sua difesa lo scagioni dalle accuse.

L’ammontare del risarcimento sarà poi deciso dal giudice una volta emessa la sentenza di condanna o di assoluzione.

Come è evidente, un ruolo cruciale svolge anche l’avvocato nella raccolta delle prove e nella tutela del proprio assistito, per questo affidarsi ad un buon professionista è fondamentale.

Avvocato penalista per reato di frode in commercio

Il macellaio che vende carne avariata può incorrere anche nel reato di frode in commercio, poiché il consumatore potrebbe ricevere alimenti differenti da quelli effettivamente esposti. La difformità non riguarda solo il genere, la specie ma anche un eventuale vizio di difformità rispetto a quanto promesso. E in questa ipotesi rientra anche un cibo non più commestibile in grado di provocare danni alla salute dei consumatori.

L’obiettivo di fondo è quello di garantire oltre che la tutela della salute, anche la correttezza e l’onestà degli scambi commerciali sia in un’ottica di protezione dell’economia pubblica, sia relativamente alla tutela del patrimonio privato.

In questi casi l’avvocato di riferimento è l’esperto in diritto penale, magari con una specializzazione ad hoc per reati di tale tipo. Attraverso questo portale è possibile anche una ricerca online del consulente legale adatto al proprio caso, riducendo così tempi e costi.

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