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Cosa fare se l’inquilino non paga? Consulenza legale


Cosa fare se l’inquilino non paga? Consulenza legale

Cos’è il contratto di locazione?

Il contratto di locazione è il contratto con il quale una parte che viene chiamata locatario si obbliga a far godere ad un’altra parte che viene chiamata conduttore una cosa mobile o immobile verso un determinato corrispettivo.

La locazione è un contratto consensuale , cioè è sufficiente il consenso che viene dato da entrambe le parti alla stipula del contratto. E’ inoltre un contratto che produce effetti obbligatori , cioè il soggetto che prende in locazione un bene non diventa proprietario o titolare di altri diritti reali , ma diviene solo titolare del diritto di godere del bene per un dato tempo e per un uso determinato. Ad esempio un soggetto proprietario di una casa decide di stipulare un contratto di locazione con un altro soggetto. Quest’ultimo non diventa il proprietario della casa , ma può usarla per un determinato tempo pagando una somma di denaro. Inoltre dal contratto di locazione derivano specifici obblighi per il locatore e per il conduttore.

Il contratto in esame può avere ad oggetto una cosa immobile , come una casa, oppure anche una cosa mobile. Il contratto di locazione non può avere una durata superiore a 30 anni .

Tra gli obblighi previsti dall’ordinamento giuridico per il conduttore, vi è quello di pagare il canone.

Cosa fare se l'inquilino non paga il canone? Consulenza legale

Nell’ipotesi in cui l’inquilino non paga il canone il locatore potrà rivolgersi all’avvocato per meglio comprendere come meglio tutelare le proprie pretese. Occorrerà preliminarmente rivolgersi all’inquilino in via amichevole e stragiudiziale, senza quindi ricorrere al giudice. In tale ipotesi quindi potrà essere opportuno redigere una diffida.

La diffida ad adempiere è l’atto con il quale un soggetto intima ad un altro soggetto di adempiere.

L’ordinamento giuridico prevede la diffida ad adempiere ed afferma il principio secondo il quale alla parte inadempiente l’altra può intimare per iscritto di adempiere in un congruo termine, con dichiarazione che, trascorso inutilmente tale termine, il contratto si intenderà risolto.

La legge inoltre prevede che il termine non può essere inferiore a 15 giorni, fatta salva però diversa pattuizione delle parti o per la natura del contratto o gli usi risulti congruo un termine inferiore.

La lettera di diffida rappresenta quindi un “ultimatum” prima di chiamare il giudice ed iniziare un processo.

Quanto costa la diffida dall’avvocato?

Il costo dell’avvocato per scrivere una lettera di diffida non è fisso. 

Può variare in relazione alla controversia che c’è tra le parti : maggiori saranno le difficoltà ed il valore dell’affare maggiore potrà essere il costo dell’attività svolta dall’avvocato. Per tale motivo rivolgersi ad un professionista legale, che si potrà facilmente trovare su questa piattaforma, e chiedere un preventivo appare una buona soluzione.

Ogni soggetto può scrivere una lettera di diffida, non è infatti necessario ed obbligatorio l’avvocato. Tuttavia la lettera di diffida scritta da un avvocato appare sicuramente più incisiva ed autorevole.

Il professionista legale sarà infatti facilitato nella scrittura di una lettera di diffida, scegliendo i migliori vocaboli e le migliori articolazioni per le frasi.

Avvocato cosa posso fare se nonostante la diffida l’inquilino non paga?

Nell’ipotesi in cui nonostante la diffida l’inquilino continui a non pagare il canone, il locatore potrà rivolgersi all’avvocato per esercitare il procedimento per convalida di sfratto. Tale procedimento viene usato per ottenere lo sfratto del conduttore o per finita locazione o per morosità.

Il procedimento per convalida di sfratto è un procedimento sommario perché si limita alla verifica della non contestazione dell’inquilino convenuto. Se invece all’udienza il soggetto, l’inquilino si oppone, il giudice dovrà pronunciare un’ordinanza con la quale dispone il cambiamento del rito che da sommario diviene rito a cognizione piena.

Nel procedimento di convalida di sfratto il locatore potrà chiedere all’inquilino anche il pagamento dei canoni scaduti.

L’assistenza di un professionista legale appare in tale ipotesi necessaria.

Se la messa in mora non produce effetti, il locatore potrà effettuare un sfratto. In tale ipotesi occorrerà rivolgersi ad un legale necessariamente.

Avvocato che cos’è il procedimento di sfratto?

Il procedimento di sfratto, consiste nello sgombero e nel rilascio dell’immobile in tempi rapidi.

In tale seconda ipotesi i tempi necessari per completare lo sfratto sono lunghi e infatti il conduttore spesso rimane nell’abitazione per diversi mesi. Ovviamente ciò che è necessario per la tutela del locatore è recuperare il canone non pagato dal locatore. L'avvocato in tale ipotesi potrà indicare al locatore i comportamenti che egli non dovrà avere. L’ordinamento giuridico, anche nell’ipotesi di conduttore che non paga i canoni, non consente al locatore di staccare le utenze e cambiare la serratura.

Per iniziare un processo di convalida di sfratto per morosità, sono necessari due requisiti: deve sussistere un regolare contratto di locazione tra le parti e la morosità.

Per quanto concerne il primo presupposto, è necessario che il contratto di locazione tra le parti sia stipulato in forma scritta e sia registrato. Nell’ipotesi in cui le parti abbiano stipulato un accordo senza la forma scritta, non potrà essere esercitata l’azione di convalida di sfratto per morosità. Ulteriore presupposto necessario è la morosità, cioè il mancato pagamento, dell’inquilino. A tal proposito occorre effettuare una distinzione tra le locazioni ad uso abitativo e le locazioni ad uso diverso da quello abitativo.

Per quanto concerne le locazioni ad uso abitativo per il procedimento di convalida di sfratto è sufficiente che l’inquilino non paghi una sola mensilità del canone o nell’ipotesi di oneri accessori due mensilità del canone.

Per quanto concerne le locazioni ad uso diverso da quello abitativo il giudice valuterà caso per caso l’importanza dell’inadempimento.

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