Trova Online l’Avvocato
che stai cercando

Gratis e Senza Impegno.
Fissa un appuntamento con l'Avvocato

Annullare il matrimonio civile: cosa significa?


Come annullare il matrimonio civile: consulenza legale

Il matrimonio, oltre a sugellare un legame affettivo e amoroso, per essere valido deve rispettare alcune prerogative della legge vigente nel nostro Paese in quanto da un punto di vista giuridico è a tutti gli effetti un contratto.

Quando non sono rispettate le condizioni normative il matrimonio civile può essere annullato, nel senso che il vincolo giuridico e morale tra i coniugi si considera come mai posto in essere. Proprio per questo si differenzia dal divorzio, con cui i coniugi sciolgono, non annullano, gli effetti del matrimonio civile che di per sé era efficace.

È bene distinguere l’annullamento anche dalla nullità del matrimonio, perché in questa seconda ipotesi spetta al giudice segnalare il problema e non ai due coniugi.

Quanti tipi di matrimonio esistono

Nel nostro ordinamento esistono differenti tipologie di matrimonio che hanno valore solo giuridico, solo religioso o entrambi. Più precisamente:

1. Matrimonio civile: celebrato dall’ufficiale di stato civile in genere il Sindaco e si svolge sul Comune di residenza. Ha solo valore legale e giuridico, non anche cattolico.

2. Matrimonio Concordatario: celebrato in Chiesa con il Sacerdote ma poi trascritto nel registro dello Stato Civile.

3. Matrimonio Cattolico: si svolge solo in Chiesa, non ha valore legale quindi agli occhi della legge i “coniugi” non sono giuridicamente sposati e quindi non si producono effetti civili.

Da quanto detto, deriva che per avere effetti civili è sufficiente il solo matrimonio civile, ma nulla vieta di celebrare anche quello religioso in Chiesa.

Quando si può annullare il matrimonio?

L’annullamento del matrimonio civile può essere richiesto solo in specifiche circostanze e cioè:

1. In presenza di vizi, quali: violenza, timore, errore, simulazione. Si pensi ad esempio al caso in cui uno dei coniugi sia stato costretto a sposarsi a seguito di minacce, oppure ad un finto matrimonio contratto con uno straniero solo per fargli ottenere la cittadinanza italiana ecc.

2. In presenza di impedimenti assoluti, ad esempio parentele, mancanza di libertà di stato ecc.

3. Per incapacità di uno dei coniugi al momento di celebrazione del matrimonio, incapacità che chiaramente non era percepibile al momento, oppure che era stata nascosta, e quindi emersa successivamente.

H3 A chi rivolgersi per annullare il matrimonio

Per annullare un matrimonio civile occorre rivolgersi al proprio avvocato, oppure se non se ne ha già uno è possibile cercare un consulente legale anche online attraverso questo portale che sia esperto in materia.

L’avvocato preparerà un atto di citazione e lo notificherà all’altro coniuge. L’atto di citazione verrà inoltre depositato presso il Tribunale competente e a questo punto si avvierà un processo della durata di circa un anno durante il quale saranno assunte prove, ascoltati entrambi i coniugi ed eventuali testimoni ecc.

È possibile anche che entrambi i coniugi vogliano annullare il matrimonio civile e allora si procederà con un’azione congiunta.

Quanto tempo per chiedere l’annullamento?

La richiesta di annullamento del matrimonio può essere effettuata entro 10 anni.

Se però, dopo la scoperta della causa di invalidità del matrimonio, i coniugi abbiano continuato a coabitare per un periodo di tempo di 1 anno, non è più possibile chiedere l’annullamento perché si presume che il vizio sia stato tacitamente accettato e non vi sia più un reale interesse ad annullare il matrimonio.

È sempre opportuno chiedere una preliminare consulenza legale all’avvocato e valutare con attenzione il proprio caso.

Effetti del matrimonio annullato: avvocato

Nel momento in cui il giudice pronuncia l’annullamento del matrimonio, entrambi gli sposi perdono la qualifica di coniugi e riacquistano lo stato libero (celibe, nubile).

Inoltre, di conseguenza vengono meno anche i diritti ereditari sul patrimonio dell’altro coniuge e l’eventuale comunione dei beni.

Se durante il matrimonio i coniugi hanno avuto figli, dopo l’annullamento in genere si seguono le stesse regole previste per la separazione o per il divorzio, ad esempio riguardo all’affidamento dei minori, all’assegno di mantenimento ecc.

È previsto un assegno di mantenimento?

Diversamente dal divorzio, qui non è previsto alcun assegno di mantenimento perché come già ribadito in precedenza se il matrimonio civile è annullato, si considera come mai celebrato e i coniugi non hanno nessun obbligo l’uno verso l’altro.

L’unica ipotesi per la quale è previsto un assegno di mantenimento è quella in cui uno dei coniugi fosse in buona fede, o il suo consenso era stato estorto con violenza e minacce.

In casi del genere, il giudice può prevedere un assegno di mantenimento, di un importo quantificato in base alle circostanze del caso e per un periodo non superiore a 3 anni dall’annullamento del matrimonio civile.

Naturalmente è opportuno che l’avvocato scelto, preferibilmente specializzato in materia, nel corso del processo faccia leva sulla questione che ha determinato l’annullamento, dimostrando anche la mala fede dell’altro coniuge, proprio per ottenere l’assegno di mantenimento in favore del proprio assistito.

CONTATTA GRATIS L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN QUESTA MATERIA

Potrebbe interessarti:

Le informazioni riportate in questo articolo sono a carattere generico e non possono essere considerate documenti ufficiali, così come non possono in alcun modo sostituire il parere di un professionista. Per gli stessi motivi Easy Web Project Srl non risponde in alcun modo della correttezza di quanto riportato, così come dell’aggiornamento dei contenuti, in quanto argomenti suscettibili di modifiche nel tempo. EWP invita pertanto gli utenti a consultare direttamente un avvocato per avere informazioni aggiornate, certe e conformi al proprio caso specifico.

richiesta all'avvocato