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È reato acquistare biglietti falsi?


Biglietti falsi per lo stadio: è reato?

In Italia il calcio è nel cuore di tutti, famiglie, ragazzi e ragazze di ogni età e infatti la tifoseria genera un flusso economico esorbitante tra acquisti dei biglietti, scommesse, abbigliamento della squadra amata, allestimenti di stadi, striscioni ecc.

Il problema è che spesso, accanto a questo flusso economico trasparente se ne crea un altro torbido, fatto da vendita e acquisto di biglietti falsi, manipolazione delle partite per corruzione di arbitri, scommesse truccate ecc.

Quanto ai biglietti falsi, venderli o acquistarli consapevolmente comporta una frode alle società che ci sono dietro, oltre che all’erario, e precisamente implica reato di ricettazione il cui presupposto è chiaramente il reato di contraffazione.

Che cos’è il reato di ricettazione

Il reato di ricettazione è disciplinato dall’articolo 648 del codice penale e consiste nell’acquistare, detenere o occultare cose provenienti da un delitto (dove per delitto si intende un reato grave, in questo caso la contraffazione dei biglietti).

Allo stesso tempo è colpevole di ricettazione chi si adopera per far acquistare, detenere o nascondere detti beni, quindi in questo caso il venditore di biglietti falsi che troviamo alle porte dello stadio.

Il ricettatore, quindi, deve agire con il fine di trarne profitto e soprattutto con la consapevolezza di vendere o acquistare biglietti falsi. Per questo, il giudice poi dovrà valutare se l’acquirente fosse realmente a conoscenza della contraffazione dei biglietti o almeno se ne potesse avere il fondato sospetto.

Certo se un biglietto di 200 euro viene venduto a 50 euro, il dubbio sorge spontaneo!

Proprio a questo proposito, infatti, la Corte di Cassazione ha ribadito che la contraffazione di un bene si può desumere, oltre che dalle caratteristiche del venditore, anche dal prezzo e dalle caratteristiche del bene stesso.

Cosa rischia chi vende biglietti falsi

La sanzione prevista per chi commette reato di ricettazione è contenuta dall’articolo 648 del codice penale ed è quella della reclusione da 2 ad 8 anni insieme ad una multa che va da 516 euro a 10.329 euro.

La pena è altresì aumentata se il fatto è commesso nell’esercizio di un’attività professionale.

Invece, nell’ipotesi in cui il crimine commesso sia di lieve entità, il giudice che irroga la pena potrebbe decidere di applicarne una più tenue che prevede la reclusione fino ad un massimo di 6 anni e una multa di importo massimo pari a 1.000 euro.

Se non vendo i biglietti falsi commetto sempre reato?

Di recente, la Corte di Cassazione si è trovata a dover decidere se la semplice detenzione di biglietti falsi integrasse o meno il reato di ricettazione.

La situazione era la seguente: il venditore di biglietti falsi non li aveva ancora materialmente venduti né era entrato nello Stadio, quindi in effetti non aveva ancora tratto alcun vantaggio economico dagli stessi.

I giudici, però, hanno deciso che la detenzione di biglietti falsi corrisponde a reato di ricettazione solo se il falso è microscopico, cioè se non facilmente individuabile con una normale diligenza. Ciò vuol dire che se il biglietto ricalca per intero quello originale, rendendolo identico, anche la semplice detenzione è reato, mentre non lo sarà un biglietto con su scritto ad esempio “Fac-simile”, oppure “Non-valido” ecc. perché chiunque riuscirebbe a rendersi conto della non autenticità.

Il falso, dunque, ha rilevanza penale solo quando la contraffazione è tale da trarre in inganno chi acquista i ticket.

Cosa fare se mi hanno venduto un biglietto falso

Spesso capita di acquistare biglietti per andare allo stadio da rivenditori non ufficiali, ad esempio da privati che ci dicono di non andare più alla partita perché hanno avuto un imprevisto oppure impossibilitati per qualunque altro motivo, il rischio però è che i biglietti non siano originali, ma contraffatti e venduti a prezzi irrisori al solo scopo di lucrare.

Presi dall’euforia di andare e dal timore di perdere la partita, non si valuta il pericolo di acquistare biglietti non originali, ma il problema è che poi all’ingresso dello stadio non si può entrare, oltre al fatto che si può incorrere in responsabilità penale, e allora cosa fare?

Sicuramente è possibile querelare chi ci ha venduto i biglietti falsi, avviando un procedimento penale nei suoi confronti fornendo le prove dell’acquisto e del modo in cui è avvenuto, ed eventualmente agire anche in sede civile con la difesa di un avvocato civilista per chiedere il risarcimento dei danni.

Acquisto di biglietti falsi in buona fede: Avvocato

Nel momento in cui si acquistano biglietti falsi, ignorando la loro non originalità, è possibile dimostrare di essere stati in buona fede per non incorrere nel reato di ricettazione.

La prova della buona fede, non è semplice, perché occorre convincere il giudice di essere stati totalmente ingannati dal venditore truffatore.

Sarebbe opportuno, ad esempio, dimostrare il modo in cui sono stati acquistati i biglietti per la partita (scontrini, bonifici ecc. perché se già si tratta di pagamenti tracciabili è difficile che all’acquirente sorga il dubbio della contraffazione), eventuali conversazioni con il venditore che ha assicurato l’autenticità dei biglietti, il prezzo pagato per gli stessi ecc. ma, è estremamente suggerito chiedere assistenza ad un avvocato specializzato, considerate le gravi conseguenze penali cui si va in contro.

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