Trova Online l’Avvocato
che stai cercando

Gratis e Senza Impegno.
Fissa un appuntamento con l'Avvocato

Giorni di malattia e ferie: i diritti dei lavoratori


Si possono bloccare le ferie se si è in malattia?

Durante il periodo di ferie può accadere che ci si ammali e dunque diventa impossibile godere del riposo previsto. In questi casi, ci si chiede cosa succede, e cioè: se si perdono le ferie, se queste possono essere bloccate o se la malattia e le vacanze possono sovrapporsi.

Da un punto di vista giuridico, i giorni di malattia rappresentano un periodo in cui il lavoratore è impossibilitato a svolgere le proprie funzioni lavorative, quindi la legge tutela il suo stato di salute sia garantendo il riposo sia riconoscendo il diritto di percepire la retribuzione, o a seconda dei casi una indennità.

Le ferie, invece, rappresentano un periodo di riposo retribuito durante il quale il lavoratore deve recuperare le proprie energie fisiche e mentali. Si tratta di un diritto inviolabile del lavoratore, anzi la legge stessa prevede un periodo minimo di ferie annuali pari a 4 settimane e l’obbligo di fruire almeno due settimane, anche in modo continuativo, se richiesto dal lavoratore, durante l’anno di maturazione.

Posso bloccare le ferie se mi ammalo?

Questa è un’ipotesi molto frequente e sul punto è intervenuta la Corte Costituzionale stabilendo che in caso di malattia le ferie devono essere sospese perché di fatto il lavoratore se malato non può ristorarsi e riposarsi dall’attività lavorativa.

Va anche detto, però, che la sospensione è lecita solo se la malattia o l’infortunio impediscono a pieno il riposo, mentre nel caso in cui la malattia sia di lieve gravità ciò non avviene.

È logico, quindi, che lo stato di salute va valutato in concreto prima di stabilire la sospensione o meno delle ferie e tale valutazione è affidata alla legge, ai contratti collettivi nazionali che indicano specifiche ipotesi.

Oltre a ciò, al verificarsi di detta circostanza, il datore di lavoro può rivolgersi all’INPS o all’ASL, affinché si effettuino i dovuti controlli sanitari volti ad accertare lo stato di salute del lavoratore e determinare così la sospensione delle ferie o il loro decorso.

Certamente, il lavoratore può anche fornire delle prove, ad esempio certificati medici, terapie prescritte dal proprio medico curante, ricoveri ecc., e per le ipotesi più problematiche può sempre rivolgersi ad un avvocato del lavoro e difendere la propria posizione.

Cosa fare in caso di malattia durante le ferie

Se durante le ferie il lavoratore si ammala deve comportarsi come se fosse stato in servizio, quindi:

- avvisare tempestivamente il datore di lavoro

- inviare un certificato medico a seguito di visita da parte del proprio medico curante

Successivamente saranno effettuate opportune valutazioni e verifiche per attestare la gravità della malattia e decidere se sospendere o meno le ferie.

La comunicazione fatta dal lavoratore è fondamentale, altrimenti non potrà recuperare le ferie non godute.

Quando si possono bloccare le ferie

Prima di tutto occorre fare le suddette comunicazioni al datore di lavoro e all’INPS, poi sarà necessario chiedere l’interruzione delle ferie e la conversione di giorni in malattia.

Affinché ciò si realizzi, dovranno sussistere 3 condizioni:

1. il rispetto dei requisiti previsti dal contratto collettivo di riferimento

2. l’effettivo impedimento della fruizione delle ferie, quindi accertare uno stato grave di malattia che impedisce il riposo dovuto

3. un comportamento in buona fede del lavoratore

Ferie dopo la malattia

In linea di massima, al termine della malattia, il lavoratore non può proseguire l’assenza dal lavoro attaccando i giorni di ferie, quindi dovrà rientrare nella sua posizione lavorativa.

Tuttavia, se l’azienda è chiusa, il lavoratore può iniziare le ferie e le continua fino a che l’azienda riapre, fermo restando la conservazione di quei giorni, essendo un suo diritto.

Il lavoratore, dunque, potrà recuperare in un secondo momento i giorni di ferie persi e il datore non potrà non riconoscerlo, pena l’avvio di una causa in tribunale con cui il dipendente avrà la possibilità di far valere le proprie ragioni e pretendere il riconoscimento dei giorni persi, oltre eventualmente ad un risarcimento economico dei danni, ove sia possibile.

È consigliabile, quindi, affidarsi ad un buon avvocato del lavoro, oltre che ad un sindacato attivo in tale settore.

Perdita del posto di lavoro: avvocato per licenziamento

Godere del periodo di ferie e del periodo di malattia è un diritto del lavoratore che conserva il proprio posto di lavoro e continua a ricevere la retribuzione. Quindi, licenziare a causa di ferie o malattia è a tutti gli effetti un licenziamento illegittimo e in quanto tale contestabile in giudizio, necessariamente con l’assistenza di un avvocato specializzato.

Esistono, però, due ipotesi in cui si potrebbe essere licenziati per malattia e precisamente:

- licenziamento per malattia quando è superato il periodo di comporto, cioè quando il lavoratore alla scadenza dei giorni di malattia non si presenta a lavoro;

- licenziamento per abbassamento delle performances del lavoratore causato proprio dalla malattia, ossia quando a causa degli infortuni subiti o di qualunque malattia il lavoratore non è più in grado di fornire una buona qualità di lavoro.

CONTATTA GRATIS L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN QUESTA MATERIA

Potrebbe interessarti:

Le informazioni riportate in questo articolo sono a carattere generico e non possono essere considerate documenti ufficiali, così come non possono in alcun modo sostituire il parere di un professionista. Per gli stessi motivi Easy Web Project Srl non risponde in alcun modo della correttezza di quanto riportato, così come dell’aggiornamento dei contenuti, in quanto argomenti suscettibili di modifiche nel tempo. EWP invita pertanto gli utenti a consultare direttamente un avvocato per avere informazioni aggiornate, certe e conformi al proprio caso specifico.

richiesta all'avvocato