Trova Online l’Avvocato
che stai cercando

Gratis e Senza Impegno.
Fissa un appuntamento con l'Avvocato

Infortunio in palestra: chi paga


Infortunio in palestra: risarcimento danni

La palestra è un luogo di benessere fisico e mentale, dove staccare la spina dal lavoro, dai pensieri e dedicare un po’ di tempo a se stessi.

Anche qui però possono esserci delle liti legali, e come sempre l’avvocato civilista è una figura indispensabile nella vita di tutti i giorni.

Immaginiamo che un iscritto cada sulle scale della palestra, oppure si faccia male mentre utilizza un attrezzo usurato, o ancora viene derubato nonostante ci siano degli armadietti negli spogliatoi.

In tutti questi casi, chi subisce dei danni pretende un risarcimento e a chi deve rivolgersi?

In linea di massima, il responsabile è il titolare della palestra, o comunque la società titolare della struttura, salve le ipotesi in cui a pagare sia un’assicurazione per infortuni, che generalmente viene sottoscritta al momento dell’iscrizione dai singoli clienti.

Istruttori incompetenti e infortuni

È chiaro che il gestore della palestra è responsabile sia della sicurezza della struttura in cui gli iscritti si allenano, con ciò sottolineando che gli attrezzi e i macchinari devono essere in buono stato e non usurati, sia del lavoro svolto dagli istruttori i quali devono essere competenti e preferibilmente avere titoli di formazione, ad esempio una laurea, un diploma specifico ecc.

Nel caso in cui uno sportivo si faccia male a causa di mancata sorveglianza del personal trainer, il risarcimento dei danni potrà essere chiesto in primis contro quest’ultimo e in secondo luogo anche nei confronti del titolare della palestra il quale deve assicurare la presenza di personale qualificato.

Dunque, l’avvocato potrà agire contro entrambi a patto però che si dimostri che l’infortunio sia dipeso dall’omessa vigilanza dell’istruttore e del gestore della palestra.

Furto negli armadietti della palestra

Se qualcuno viene derubato del cellulare, del portafogli o di altri oggetti personali, il centro sportivo deve assolutamente risarcire, anche nell’ipotesi in cui abbia affisso dei cartelloni con su scritto, ad esempio frasi del tipo “la palestra non è responsabile di eventuali furti”.

La palestra, infatti, è obbligata per contratto a custodire gli oggetti degli iscritti e a garantire la sicurezza delle cose depositate negli spogliatoi, anche se all’interno di armadietti (questi infatti seppur chiusi potrebbero essere aperti con forza dal ladro di turno).

Certamente, il titolare della palestra non potrà essere attaccato dal nostro avvocato se ci hanno rubato un portafogli lasciato sulla paca degli esercizi o su un attrezzo, perché in questo caso il furto è dipeso da propria incuria.

Che succede se scivoli a causa del pavimento bagnato?

Chi, camminando in palestra scivola sul pavimento bagnato e cadendo sbatte la testa o si frattura una gamba può certamente chiedere il risarcimento dei danni al titolare della palestra, questo perché la sicurezza dell’ambiente deve essere sempre garantita.

Nel caso in cui, però, la società incaricata di effettuare le pulizie dimentichi di segnalare la zona della palestra in cui il pavimento è ancora bagnato, ad esempio con cartelli o strisce segnaletiche a terra, anche questa sarà responsabile per l’infortunio causato all’atleta.

L’istruttore può scrivere una dieta?

L’istruttore non può assolutamente scrivere una dieta agli iscritti della palestra, a meno che non sia anche un medico dietologo o nutrizionista, binomio abbastanza raro.

Il personal trainer che prescrive una dieta ad uno sportivo iscritto in palestra compie reato di abuso di professione, ricadendo addirittura in responsabilità penale.

L’equilibrio alimentare di una persona dipende da tantissimi fattori, non solo da un allenamento in palestra e in questi casi anche se l’iscritto chiede una dieta, l’istruttore deve rifiutarsi altrimenti potrà essere citato in giudizio da un avvocato penalista per danni cagionati alla salute dell’atleta. 

Avvocato: come ottenere il risarcimento economico

L’ammontare del risarcimento economico e le modalità per richiederlo variano in base al tipo di danno subito e in base a chi è responsabile.

Nel caso in cui si viene derubati in palestra, oltre che chiedere il risarcimento dei danni al centro sportivo, l’avvocato può agire anche contro il ladro mediante querela contro ignoti per furto aggravato.

Nell’ipotesi in cui, invece, l’atleta subisca danni a causa di negligenza dell’istruttore, che magari non sorveglia durante l’esecuzione di un esercizio o prescrive diete alimentari, il risarcimento dei danni potrà essere preteso sia dal gestore della palestra che dal personal trainer, il quale potrà essere accusato anche di reato di abuso di professione se si lascia convincere a predisporre diete.

La quantificazione del risarcimento verrà fatta dal giudice, a seguito dell’esame delle prove fornite dall’avvocato difensore e sarà decisa in base ai danni effettivamente subiti. Non è, dunque, possibile stabilire a priori il risarcimento economico.

Ad ogni modo, prima di innescare dissapori con il centro sportivo, si consiglia sempre di rivolgersi al proprio avvocato per accertarsi che la situazione possa essere suscettibile di risarcimento dei danni oppure no.

Quando il titolare della palestra non è responsabile

In tutte le ipotesi in cui i danni non dipendano da cause strettamente legate al mal funzionamento della palestra, il titolare non può essere considerato responsabile.

Se ad esempio, si decide di andare in palestra con una frattura, e un semplice movimento peggiora la propria situazione di certo non si può addossare la colpa al centro sportivo, così come non rientrano nei danni risarcibili tutti gli infortuni che possono capitare agli sportivi durante la normale attività in palestra, ad esempio contratture, storte, stiramenti muscolari e simili.

È obbligatoria l’assicurazione in palestra?

Non tutte le palestre hanno l’obbligo di far sottoscrivere un’assicurazione al momento dell’iscrizione, anche perché questo comporterebbe dei prezzi aggiuntivi agli iscritti.

Nello specifico, l’obbligo dell’assicurazione sussiste solo per i tesserati che praticano attività sportive agonistiche riconosciute dal CONI. In questo caso, se manca l’assicurazione sarà il titolare a pagare tutti i danni di tasca propria.

Le comuni palestre, invece, non hanno l’obbligo di dotarsi di una polizza assicurativa, ma considerato l’alto rischio di infortuni, furti o altro, la maggior parte di esse la prevede.

Non a caso, chi subisce l’infortunio non potrà chiedere al titolare il risarcimento dei danni, se la palestra ha previsto una polizza assicurativa.

CONTATTA GRATIS L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN QUESTA MATERIA

Potrebbe interessarti:

Le informazioni riportate in questo articolo sono a carattere generico e non possono essere considerate documenti ufficiali, così come non possono in alcun modo sostituire il parere di un professionista. Per gli stessi motivi Easy Web Project Srl non risponde in alcun modo della correttezza di quanto riportato, così come dell’aggiornamento dei contenuti, in quanto argomenti suscettibili di modifiche nel tempo. EWP invita pertanto gli utenti a consultare direttamente un avvocato per avere informazioni aggiornate, certe e conformi al proprio caso specifico.

richiesta all'avvocato