Trova Online l’Avvocato
che stai cercando

Gratis e Senza Impegno.
Fissa un appuntamento con l'Avvocato

Posso cambiare la merce in negozio?


Posso sempre cambiare la merce in negozio?

Sebbene sia molto frequente fare acquisti e poi recarsi in negozio per avere un cambio, magari perché la taglia è sbagliata, o perché si tratta di un regalo ricevuto, non tutti sanno che in realtà una volta acquistata la merce il cliente non ha un vero e proprio diritto al cambio.

Si tratta piuttosto di una politica discrezionale che quasi tutti i negozi adottano soprattutto per fidelizzare la clientela, un po’ come se fosse una strategia commerciale, per questo a volte si rilascia uno scontrino di cortesia se si tratta di un regalo oppure si rammenta all’acquirente di poter effettuare il cambio entro un determinato termine presentando lo scontrino presso il punto vendita.

Quindi, per legge non esiste nessun diritto al cambio merce, e da ciò deriva che anche la scelta dei negozianti di non cambiare la merce in saldo è del tutto legittima.

Quando il negoziante è obbligato al cambio merce

Se la merce acquistata presenta dei difetti o sia mal funzionante, il negoziante è obbligato al cambio della stessa.

È chiaro che deve trattarsi di un difetto congenito del prodotto, nel senso che deve essere presente già al momento dell’acquisto e non deve dipendere da un comportamento dell’acquirente.

Se ad esempio, la merce si è deteriorata perché è stata lavata in modo errato senza seguire le indicazioni, si pensi magari ad una camicia di seta messa in lavatrice a temperature troppo alte, oppure è stato fatto un uso non conforme alla natura del prodotto, si pensi ad un dispositivo elettronico utilizzato sott’acqua, allora le pretese del cliente non troveranno alcun fondamento!

Nel caso invece, il negoziante si rifiuti illegittimamente di effettuare il cambio, e se la situazione non è risolvibile in modo pacifico, allora l’acquirente potrà chiedere un parere legale ad un avvocato specializzato in tutela dei consumatori.

Cosa succede se la merce è in saldo

Come già anticipato, non esiste alcun diritto per il cliente ad ottenere il cambio merce una volta acquistata. 

Ciò significa che i negozianti possono tranquillamente decidere di applicare questa “politica del cambio” oppure no, o di applicarla solo in assenza dei saldi.

Rientra nella piena discrezione dei commercianti.

L’unico caso in cui è sempre obbligatorio per legge il cambio è quello in cui la merce presenta dei difetti originari che ne determinano un mal funzionamento.

Altra ipotesi di cambio obbligatorio è quella in cui il venditore abbia esposto un cartello in cui promette di cambiare la merce seppur in saldo.

Garanzia senza scontrino: vale?

Secondo la legge, il venditore è tenuto a fornire una garanzia per la merce venduta pari a:

- 2 anni se la vendita avviene da parte di un’azienda in favore del singolo consumatore il quale dovrà denunciare il vizio entro 60 giorni; decorso tale termine si presume un’accettazione tacita del vizio;

- 1 anno in tutti gli altri casi, ma in questo caso la denuncia deve avvenire entro 8 giorni.

La garanzia può essere esercitata anche senza scontrino, purché si dimostri la data e il luogo di acquisto, ad esempio mostrando il pagamento dall’app della banca, e il venditore non potrà opporsi.

Posso chiedere la restituzione del denaro?

Secondo quanto previsto dal codice del consumo (articolo 52), il diritto al rimborso delle somme e quindi la restituzione dei soldi pagati può essere esercitato solo per gli acquisti conclusi a distanza o comunque fuori dai locali commerciali, pertanto è valido esclusivamente per gli acquisti online.

Per tutti gli acquisti effettuati in negozio, non è possibile chiedere il reso e il rimborso.

Anche in questo caso l’unico obbligo che grava sul venditore è quello di cambiare la merce difettosa.

Acquisti online e reso: Avvocato

Nel caso di acquisti online, la disciplina è leggermente diversa in quanto il consumatore più che avere diritto al cambio merce ha diritto al reso, cioè potrà restituire il prodotto acquistato e riavere indietro i suoi soldi.

In genere, l’acquirente ha 14 giorni di tempo dal momento in cui ha acquistato il suo prodotto per esercitare il ripensamento. Il reso è un diritto che la legge conferisce al consumatore che acquista a distanza, quindi nessun sito online può negarlo, altrimenti si tratterebbe di una vendita contestabile legalmente.

Avvocato per tutela consumatori

La tutela di un avvocato è sempre utile, è logico che per certi versi dipende anche dall’entità dell’acquisto. Sarebbe impensabile far causa ad un negoziante per una maglietta da 5 euro, perché ci sarebbero più fastidi che altro.

Immaginiamo però, che due novelli sposi stiano arredando casa e dopo aver acquistato una cucina molto costosa si ritrovano diversi pezzi difettosi nella stessa. Se in questo caso l’azienda si oppone al cambio ritenendo insussistenti i difetti denunciati, allora sarebbe il caso di chiedere consiglio ad un avvocato e conoscere tutte le tutele che per legge spettano ai clienti quali consumatori.

CONTATTA GRATIS L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN QUESTA MATERIA

Potrebbe interessarti:

Le informazioni riportate in questo articolo sono a carattere generico e non possono essere considerate documenti ufficiali, così come non possono in alcun modo sostituire il parere di un professionista. Per gli stessi motivi Easy Web Project Srl non risponde in alcun modo della correttezza di quanto riportato, così come dell’aggiornamento dei contenuti, in quanto argomenti suscettibili di modifiche nel tempo. EWP invita pertanto gli utenti a consultare direttamente un avvocato per avere informazioni aggiornate, certe e conformi al proprio caso specifico.

richiesta all'avvocato