Trova Online l’Avvocato
che stai cercando

Gratis e Senza Impegno.
Fissa un appuntamento con l'Avvocato

Concorsi pubblici: cosa sono


Concorso Pubblico: come fare ricorso?

I concorsi pubblici rappresentano una reale occasione di lavoro disposta dalla Pubblica Amministrazione e la partecipazione ai medesimi è sempre molto alta, proprio perché le persone confidano nella possibilità di trovare un impiego pubblico, che nella maggior parte dei casi è a tempo indeterminato.

In un periodo di forte crisi economica come quello che stiamo vivendo ottenere un posto di lavoro è il traguardo cui mirano tutti e ciò determina una forte competizione concorsuale, considerando che i posti messi a disposizione sono limitati e, in genere, rappresentano una percentuale bassissima rispetto al numero dei partecipanti.

Come si partecipa ad un concorso pubblico?

La partecipazione a concorsi pubblici deve essere orientata a criteri di trasparenza e parità di trattamento, ma non sempre è così.

Anche la Costituzione all’articolo 97 ribadisce che “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”.

Quindi, per prima cosa un concorso deve essere bandito, cioè essere pubblicato in una specifica sezione della Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, consultabile online, si pensi ad esempio ai concorsi banditi dall’ASL, dall’INPS, dalle strutture ospedaliere, dai Comuni ecc.

Insieme alla pubblicazione è obbligatoria l’indicazione dei requisiti per accedere al concorso, ad esempio titoli di studio, età, ecc., la data di scadenza entro cui fare domanda di partecipazione, nonché il numero di prove da affrontare. Quanto alle date queste possono essere rese note anche in un momento successivo, ma sempre entro ragionevoli tempistiche.

In alcuni concorsi pubblici è anche prevista una prova preselettiva.

Irregolarità nei concorsi pubblici

Spesso, i Concorsi Pubblici non sono espressione di trasparenza e correttezza e possono verificarsi delle irregolarità durante lo svolgimento delle prove oppure successivamente in fase di correzione delle medesime.

Nelle ipotesi più frequenti ci sono candidati, che nonostante la presenza di numerosi vigilanti in sede concorsuale riescono a barare ad esempio consultando il cellulare, appunti nascosti o aiutandosi tra loro se sono conoscenti.

Altre volte, le irregolarità emergono al momento della graduatoria, con possibili errori nei punteggi attribuiti ai singoli partecipanti.

Considerando il grande impegno, la fatica e i costi sopportati da ciascun concorrente è importante conoscere i metodi per fare ricorso contro eventuali scorrettezze e veder tutelati i propri diritti, anche perché la posta in gioco è molto alta: si tratta di un posto di lavoro!

Bocciature e irregolarità: Ricorso

In caso di bocciatura o di altre irregolarità concorsuali, ciascun partecipante ha diritto di agire per le vie legali con l’assistenza del proprio avvocato di fiducia, che preferibilmente dovrebbe essere un esperto del diritto amministrativo.

Lo strumento legale previsto è il ricorso al Tar, ovvero il Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di 60 giorni, decorrenti dal momento in cui si è avuta notizia del provvedimento che si ritiene ingiusto.

Nei concorsi per i posti di pubblico impiego tale momento si fa coincidere con la data di pubblicazione del provvedimento di approvazione della graduatoria.

Fare ricorso vuol dire sottoporre all’attenzione dei giudici le prove svolte, gli esiti delle stesse e le modalità di svolgimento, naturalmente con delle attestazioni che accertino le irregolarità, se possibile. In tal modo il Tar si occuperà di riesaminare la questione e valutare se sono state rispettate le giuste procedure.

Avvocato: come presentare ricorso?

C’è una specifica procedura da seguire per presentare ricorso al TAR, in primis è obbligatoria l’assistenza di un avvocato perché non è possibile presentarsi personalmente davanti al Tribunale.

È necessario poi:

- inserire nel ricorso un riassunto lineare ed esaustivo che spieghi chiaramente quali sono le irregolarità contestate;

- richiedere alla commissione del concorso di poter visionare la propria prova per comprendere quali sono gli errori che hanno pregiudicato il buon esito finale;

- specificare se la bocciatura possa essere derivata da discriminazione di tipo razziale, sociale, sessuale, religiosa o etnica;

- allegare il bando di concorso, la carta di identità o altro documento di identità in corso di validità, la graduatoria pubblicata, i titoli di studio presentati.

Una volta presentato il ricorso, il TAR deciderà se accogliere la richiesta o rigettarla in assenza di valide motivazioni. In caso di accoglimento si procederà ad un riesame della questione e in particolare della graduatoria finale se le irregolarità contestate hanno determinato un esito ingiusto della medesima.

Chi può ricorrere contro una graduatoria

Può ricorrere contro la graduatoria pubblicata chi ha partecipato regolarmente al Concorso Pubblico, perché munito di tutti i requisiti richiesti dal Bando e chiunque ritenga di essere stato leso a seguito di irregolarità commesse durante lo svolgimento delle prove o in sede di valutazione delle stesse, ai fini della graduatoria finale.

Per presentare ricorso è necessaria la difesa di un avvocato specializzato.

La raccomandazione è reato?

Partiamo col dire che un pubblico ufficiale, inteso come un membro della commissione concorsuale, un politico con una forte influenza nel caso di specie o anche un pubblico funzionario, non potrebbe mai favorire un concorrente, ad esempio con un’ottima presentazione o nelle ipotesi più gravi chiedendo l’assunzione del proprio pupillo.

Non a caso, l’articolo 323 del codice penale dispone che “è punito con la reclusione da 1 a 4 anni chi violando leggi o atti aventi forza di legge, non sia discrezionale intenzionalmente e con ciò provoca ad altri un danno oppure porta a sé o ad altri un ingiusto profitto”.

Nel caso in cui il candidato sia stato segnalato da un cittadino privato, invece, la Cassazione ha escluso che si possa parlare di reato di raccomandazione, se però il comportamento si sia limitato alla sola segnalazione.

Avvocato amministrativista per ricorso al Tar

È superfluo sottolineare che la presenza dell’avvocato, oltre ad essere prevista dalla legge, è assolutamente necessaria, considerate le formalità procedurali da seguire per presentare il ricorso e tenendo conto che anche solo la mancanza di uno dei documenti richiesti potrebbe determinare il rigetto della domanda.

Nella maggior parte dei casi il Tar, valutate le circostanze si occupa solo di far ripetere le procedure risultate illegittime e non quelle legittime, altrimenti si dovrebbe procedere ogni volta all’annullamento dell’intero Concorso Pubblico, il che non è corretto nei confronti di chi ha investito tempo, soldi e preparazione per parteciparvi.

Quanto costa fare un ricorso per concorso pubblico

Fare ricorso contro irregolarità o bocciature di un pubblico concorso è molto dispendioso, in media non si spende meno di 4.000 euro e in casi più complessi si giunge fino a 8.000 euro.

Tendenzialmente, se non si hanno prove schiaccianti e incontestabili a favore delle proprie pretese, quasi si sconsiglia di presentare ricorso, visto l’alto dispendio economico. In un certo senso il gioco non vale la candela.

Diverso è il discorso quando ci sono delle irregolarità evidenti e allora c’è un’alta probabilità di vittoria del ricorso. Non si dimentichi poi che ci saranno le spese legali dell’avvocato da sostenere. Per queste ragioni, si va sempre alla ricerca di un avvocato economico, che oltre ad alleggerire i costi legali fornisca una consulenza completa ed esaustiva per le nostre problematiche.  

CONTATTA GRATIS L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN QUESTA MATERIA

Potrebbe interessarti:

Le informazioni riportate in questo articolo sono a carattere generico e non possono essere considerate documenti ufficiali, così come non possono in alcun modo sostituire il parere di un professionista. Per gli stessi motivi Easy Web Project Srl non risponde in alcun modo della correttezza di quanto riportato, così come dell’aggiornamento dei contenuti, in quanto argomenti suscettibili di modifiche nel tempo. EWP invita pertanto gli utenti a consultare direttamente un avvocato per avere informazioni aggiornate, certe e conformi al proprio caso specifico.

richiesta all'avvocato