Trova Online l’Avvocato
che stai cercando

Gratis e Senza Impegno.
Fissa un appuntamento con l'Avvocato

Adozione di un maggiorenne – Consulenza legale


Avvocato: si può adottare un maggiorenne?

Diversamente dall’adozione di un minore di età, l’adozione del maggiorenne mira principalmente a realizzare interessi dell’adottante che non ha figli.

Quindi, da un lato la finalità può essere quella di conservare la titolarità del patrimonio, la tradizione familiare, il nome ecc. dall’altro lato l’adozione sembra acquisire pian piano anche una funzione assistenziale e solidaristica, quale strumento utile ad alleviare la solitudine degli anziani senza famiglia.

Ci sono, però, tra le due forme di adozione alcune differenze che meritano di essere osservate con l’occhio attento di consulenti legali e professionisti del settore, valutando la sussistenza delle condizioni di validità e i rischi in cui si può incorrere.

Come si fa ad adottare un maggiorenne

La procedura per adottare un maggiorenne è diversa rispetto a quella di adozione di un minore.

La richiesta si presenta in carta semplice al Presidente del Tribunale del luogo di residenza del soggetto adottante. Può essere fatta autonomamente, ma data la delicatezza della situazione in alcuni casi sarebbe preferibile farsi assistere da un avvocato specializzato.

È richiesto il consenso dell’adottante, dell’adottando e dei loro eventuali coniugi, dei figli maggiorenni dell’adottante e dei genitori dell’adottando.

Se manca il consenso dei genitori dell’adottando o dei coniugi sia dell’adottante che dell’adottando, il Tribunale laddove ritenga che il rifiuto sia ingiustificato può ugualmente pronunciare l’adozione.

Verificata la sussistenza di tutte le condizioni per una valida adozione, il tribunale sentito il Pubblico Ministero emette una sentenza con cui decide di dar luogo all’adozione.

Quando la sentenza di adozione è definitiva

La sentenza che dichiara lo stato di adottabilità diventa definitiva e quindi non più impugnabile quando sono decorsi 30 giorni dalla notifica, e deve essere trascritta a cura della cancelleria del Tribunale competente in un apposito registro entro il termine dei successivi 10 giorni.

Inoltre la sentenza di adozione deve essere trascritta margine dell’atto di nascita dell’adottato.

Inoltre, finché la sentenza non è emanata tanto l’adottante quanto l’adottando possono revocare il loro consenso.

Quali sono i requisiti per adottare un maggiorenne

Una persona maggiore di età può essere adottate da chiunque, sia esso coniugato o meno, che:

- non ha discendenti legittimi o legittimati

- ha compiuto 35 anni di età

- superi di almeno 18 anni l’età dell’adottando, quindi ad esempio se l’adottando ha 19 anni, l’adottante deve avere almeno 37 anni (quindi è chiaro che l’età minima per adottare è implicitamente elevata a 36 anni perché se il maggiorenne ha 18 anni, l’adottante deve averne 36, cioè 18 + 18).

Chi ha già dei figli può adottare un maggiorenne?

L’adozione di persone maggiori di età è permessa solo a chi non ha discendenti legittimi o legittimati.

Quindi, di regola, chi ha già dei figli minorenni o maggiorenni non può procedere all’adozione di un’ulteriore persona maggiore di età.

In realtà questo divieto è assoluto per chi ha figli minori, mentre laddove vi siano figli propri maggiori di età l’adozione è preclusa solo se gli stessi mostrano dissenso. 

Quindi, il rifiuto dei figli maggiorenni è un ostacolo all’adozione e non può essere impugnato in Tribunale neppure se si ritiene che sia ingiustificato o contrario all’interesse dell’adottando.

Cosa succede dopo l’adozione

Dopo che l’adozione è divenuta definitiva, l’adottato acquista:

1. il diritto di anteporre il cognome dell’adottante al proprio

2. il diritto di succedere all’adottante nello stesso grado dei suoi figli legittimi

3. il diritto agli alimenti

4. conserva i diritti e i dovere verso la sua famiglia di origine

5. non acquista alcun rapporto civile con i parenti dell’adottante.

Morte dell’adottante: conseguenze

La morte dell’adottante dopo la prestazione del consenso e prima della sentenza del giudice non impedisce la pronuncia dell’adozione. Tuttavia, in considerazione degli effetti dell’adozione sulla successione dell’adottante, la legge ammette che gli eredi, diversi dal coniuge e dai figli dell’adottante, possano produrre memorie e osservazioni per opporsi all’adozione.

Quanto costa l’adozione: Avvocato

Per presentare la domanda di adozione in tribunale occorre versare preliminarmente un contributo unificato, ovvero una tassa, di euro 98, cui va aggiunta anche una marca da bollo.

Successivamente, la sentenza che dichiara l’adozione deve essere registrata e ciò ha un costo di eruo 200.

Oltre a questi costi fissi, ve ne sono altri variabili che dipendono principalmente dalla scelta di farsi assistere da un avvocato durante tutta la procedura. Scelta consigliatissima, data la delicatezza della situazione, ma che al contempo prevede necessariamente delle spese legali, prima fra tutte la parcella dell’avvocato.

Non è possibile dare dei margini di prezzo, proprio perché ciascun professionista legale è libero nel determinare il proprio tariffario, e molto dipenderà dalla complessità del caso concreto. Ad ogni modo, prima di decidere se affidare l’incarico è possibile chiedere un preventivo scritto che dia una panoramica complessiva delle spese da sostenere.

CONTATTA GRATIS L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN QUESTA MATERIA

Potrebbe interessarti:

Le informazioni riportate in questo articolo sono a carattere generico e non possono essere considerate documenti ufficiali, così come non possono in alcun modo sostituire il parere di un professionista. Per gli stessi motivi Easy Web Project Srl non risponde in alcun modo della correttezza di quanto riportato, così come dell’aggiornamento dei contenuti, in quanto argomenti suscettibili di modifiche nel tempo. EWP invita pertanto gli utenti a consultare direttamente un avvocato per avere informazioni aggiornate, certe e conformi al proprio caso specifico.

richiesta all'avvocato