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Stalking: cos’è?


Minacce di stalking: Avvocato penalista

Il termine stalking deriva dall’inglese e significa letteralmente “inseguire la preda”, ma il nostro codice penale in modo più formale inquadra questo reato tra gli Atti persecutori, con precisione all’articolo 612 bis.

I casi di stalking registrati in Italia non sono affatto pochi, ma il danno maggiore è che tante vittime faticano a denunciarlo, a volte per timore di indispettire ancor di più il colpevole, altre volte per vergogna e in altre ipotesi ancora perché non si è consapevoli della gravità della situazione che si sta vivendo.

E allora, compito della legge e degli avvocati specializzati in diritto penale è quello di tutelare il più possibile queste vittime soprattutto parlando più spesso di questo reato e delle conseguenze fisiche e psicologiche che comporta se non denunciato in tempo.

Quando scatta lo stalking?

Al riguardo sorge un problema normativo, perché il codice penale non è chiaro nell’individuare la condotta tipica alla quale attribuire il reato di stalking, ma si limita ad indicare solo gli effetti che ne derivano.

Tuttavia, è comunque possibile individuare il comportamento tipico di chi commette stalking, e cioè occorre commettere una serie di atti molesti o minacciosi, quindi un singolo comportamento non è sufficiente, ed è inoltre necessario che tali atti realizzino uno di questi effetti:

1. Perdurante stato di ansia e paura nella vittima, che ad esempio comincia a soffrire di attacchi di panico, oppure ha la continua sensazione di essere spiata e controllata;

2. Timore della vittima di subire delle violenze personalmente o che lo stalker le commetta contro persone a lei care, familiari, parenti ecc.

3. Cambiamento delle abitudini di vita della vittima, magari infatti decide di cambiare lavoro, palestra ecc.

Se non si verifica uno di questi effetti il comportamento non potrà mai essere stalking.

Se pedino la mia ex fidanzata sono uno stalker?

Il classico caso di stalking è proprio quello di una coppia che si separa e lui decide di perseguitare la sua ex fidanzata per scoprire se si frequenta con qualcun altro. Ad esempio decide di seguirla nei luoghi che frequenta, è assillante nelle telefonate e nei messaggi, gira spesso intorno casa sua ecc.

Ma si può parlare di stalking? In realtà non è così semplice, perché seppur si tratti di atteggiamenti fastidiosi, per integrare un reato di stalking è necessario che realizzino uno stato perpetuo d’ansia nella vittima e un cambiamento delle sue abitudini di vita.

Se ciò non si configura, la presenza dell’ex fidanzato nei luoghi frequentati dalla vittima potrà comunque essere denunciato, ma come reato di molestie che in un certo senso è meno grave dello stalking.

La linea di discrimine tra i due reati non è facile da rimarcare e per questo, prima di sporgere denuncia, è buona norma avere una consulenza legale con una avvocato penalista e capire effettivamente in quale situazione ci si trovi.

Come si denuncia uno stalker? Avvocato penalista

Se una persona ritiene di essere stata vittima di stalking può presentare Querela ai carabinieri della propria città, mediante la quale occorrerà indicare la persona che si ritiene essere colpevole, altrimenti non sarà svolta alcuna indagine contro la medesima. 

È importante però che la querela avvenga entro 6 mesi dall’ultimo atto persecutorio subito.

Un’alternativa alla querela è la richiesta di ammonimento al Questore, il quale provvederà a redigere un verbale attraverso cui si invita formalmente il colpevole ad avere un atteggiamento conforme alla legge e rispettoso della vittima. È, quindi, un avvertimento che se non produce effetti condurrà al processo penale con un aumento della pena irrogata.

Cosa succede dopo la denuncia di stalking?

La legge prevede che l’autorità che ha ricevuto la segnalazione di stalking, denuncia o querela, deve darne immediatamente notizia al Pubblico Ministero, anche in forma orale se l’urgenza lo richiede.

Dopo ciò, l’attività principale sarà svolta dal Pubblico Ministero e dalla Polizia Giudiziaria:

- il Pubblico Ministero acquisirà tutte le informazioni necessarie dalla persona offesa entro 3 giorni dall’iscrizione della notizia di reato;

- la Polizia giudiziaria darà avvio agli atti di indagine, sotto indicazione del Pubblico Ministero.

Se, dopo la denuncia, il Pubblico ministero lo ritiene opportuno, può chiedere al giudice l’adozione di misure preventive e cautelari per impedire allo Stalker di avvicinarsi alla vittima o ai luoghi frequentati dalla medesima.

In caso di violazione la pena prevista è la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

Quali sono le sanzioni per stalking

Il codice penale punisce gli atti persecutori con la reclusione da 1 anno a 6 anni e 6 mesi.

A questa sanzione base si aggiungono delle aggravanti se il reato è commesso:

- dal coniuge, anche se separato o divorziato;

- dal proprio ex partner, quindi da una persona alla quale si era legati da una relazione affettiva;

- con l’utilizzo di social o strumenti informatici;

- verso un minore o una persona affetta da disabilità;

- con l’utilizzo di armi.

Parcella avvocato penalista

Quanto ai costi di una causa penale per stalking, tendenzialmente occorrerebbe tenere conto di una serie di variabili: dalla gravità del fatto alle prove legali di cui dispone il consulente legale per la difesa, dalla lunghezza del processo a quale tipo di lesione personale è avvenuta ecc.

La parcella di un avvocato penalista, dunque, non può essere predeterminata, ma è pur sempre un diritto del cliente quello di chiedere un preventivo scritto per avere contezza delle spese legali e processuali da affrontare.

Trovare un avvocato economico può essere sicuramente un vantaggio, ma attenzione a valutare con lucidità la sua specializzazione in reati da stalking e la sua esperienza pregressa in materia.

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Affinché si possa parlare di reato di stalking, è necessario che venga accertato il grave stato d’ansia e di paura della vittima o una modifica delle sue abitudini di vita, il che non è semplice da provare materialmente in giudizio.

Infatti, solo la vittima può sporgere denuncia e testimoniare per se stessa, solo lei può dire se una chiamata in più fatta dal potenziale stalker le cagiona un attacco d’ansia oppure se è stata costretta a cambiare lavoro, palestra ecc. a causa di continui comportamenti intimidatori.

L’avvocato penalista, infatti, dovrà occuparsi di articolare bene la difesa del proprio cliente se questi è stato accusato di stalking, perché considerata la delicatezza delle prove, il più delle volte è la vittima che ha un vantaggio nel processo penale.

Certo è, che se tali comportamenti non arrivano a configurare il reato di stalking, potrebbe esserci l’eventualità che essi implichino il reato di molestie e in quanto tali suscettibili di denuncia, ma destinatari di sanzioni penali differenti.  

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