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Furto d’identità: cos’è


Furto d’identità: cosa fare

Il furto di identità è una problematica sorta soprattutto negli ultimi anni con l’avvento di Internet e in particolar modo dei social network, luogo per eccellenza per la divulgazione di dati personali.

È anche vero che la privacy dei dati personali dovrebbe essere tutelata dai gestori dei social network, ma non è sempre così. Infatti, al momento della registrazione e della creazione del proprio account personale, tutte le informazioni finiscono in rete e diventa difficilissimo se non impossibile frenare il loro flusso, con la conseguenza che chiunque può copiarle, inviarle a qualcun altro ecc., oltre al fatto che una volta messe in rete diventano come una goccia d’acqua dolce nell’oceano, irrecuperabili!!

E proprio questa diffusione di dati che rende frequenti i furti d’identità, ossia comportamenti tesi a spacciarsi per altre persone, ad attribuirsi illecitamente qualità o nomi che non si posseggono o addirittura a sostituirsi interamente ad altre persone.

Avvocato: è reato il furto d’identità?

Nel nostro ordinamento non esiste la specifica figura del reato di furto di identità virtuale, ma la Corte di Cassazione più volte ha ricondotto questo crimine nell’ambito della sostituzione di persona.

Quindi, che il furto di identità sia un reato non c’è dubbio. 

Il codice penale, all’articolo 494 prevede testualmente che:

“Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino ad 1 anno.”

In realtà questo articolo fa riferimento a due ipotesi, ossia:

- quella di sostituirsi a qualcun altro e

- quella di attribuirsi in modo illecito qualità o un nome che non si possiedono.

Si pensi, ad esempio, a chi si finge un investitore finanziario con lo scopo di estorcere denaro ad altri, oppure a chi si spaccia per un medico, o altro professionista, con l’obiettivo di trarne vantaggio a discapito degli altri. In realtà in questi casi il reato di furto di identità si affianca al reato di truffa.

Quali sono le sanzioni per il furto d’identità

La legge prevede come sanzione principale la reclusione fino ad 1 anno.

È chiaro, però, che al reato di furto di identità possono aggiungersi altri reati come la truffa, delitti contro la fede pubblica, abuso di professione ecc. con l’effetto che la pena potrebbe essere aggravata a seconda della specifica circostanza.

Naturalmente, risulta obbligatoria la difesa in giudizio di un avvocato penalista, sia per la vittima che per il colpevole, entrambi hanno diritto ad essere tutelati in giudizio, la prima per proteggere i suoi diritti il secondo per vedersi applicata una condanna proporzionata al fatto commesso.

Cos’è il Phishing

Una strana fattispecie legata al furto di identità è il fenomeno del Phishing, definito come:

“Il tentativo di impadronirsi illegalmente dei dati personali di un utente, e di altre utili informazioni, come ad esempio numeri di conto corrente e di carta di credito, codici di sicurezza per l’accesso a banche dati, pin ecc., generalmente al fine di derubarlo”.

In pratica, il meccanismo di frode consiste nell’inviare messaggi fasulli di posta elettronica, o sms a nome di istituti di credito, finanziarie, agenzie assicurative, ecc., che invitano l’utente a comunicare i dati e le informazioni in questione.

Tipico esempio è quello di una banca che chiede codici autorizzativi e pin di accesso con la scusa di operazioni di manutenzione della home banking, oppure allarmando il cliente che qualcuno ha effettuato un bonifico dal suo conto.

Cosa fare se mi hanno rubato l’identità

In caso di furto di identità, è importante contattare immediatamente, appena se ne è avuta notizia, la polizia Postale e sporgere denuncia. Successivamente saranno avviate le dovute indagini ed eventualmente un procedimento in Tribunale.

La polizia postale è proprio un corpo delle forze dell’ordine istituito con lo scopo di perseguire i reati via web.

Se invece il furto di identità non è avvenuto via web, ma comunque si è avuto notizia che qualcuno utilizza il proprio nome e cognome, approfittando anche ad esempio della professione svolta, la denuncia va fatta alla normale Polizia o ai Carabinieri. Naturalmente, saranno stesso loro ad indirizzare meglio la vittima.

Non si dimentichi che comunque si tratta di un reato molto particolare, al confine con la truffa, l’abuso di professione, la frode ecc., quindi è opportuno procedere con cautela e mai da soli, nel senso che è consigliatissimo affidarsi immediatamente ad un avvocato specializzato nel campo.

Avvocato economico per tutela della privacy

La protezione e la valorizzazione dei dati personali è la sfida del futuro, proprio perché al giorno d’oggi sono i principali ostaggi del web.

Il regolamento sulla privacy tiene conto in particolar modo dei rischi presentati dal trattamento, che derivano in particolare dalla distruzione, dalla perdita, dalla modifica, dalla divulgazione non autorizzata o dall’accesso, in modo accidentale o illegale, a dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati.

Sicuramente, sarebbe utile educare grandi e piccoli ad un uso ponderato e riflessivo dei social network, evitando di pubblicare contenuti sensibili o di dare troppo sfogo a pensieri e critiche. Ad ogni modo, il furto di identità deve essere tutelato e per questo in Italia ci sono molti Studi legali specializzati in protezione dei dati personali e volti a proteggere il cliente cercando di ripristinare la sua identità se ha subito delle violazioni.

Anche attraverso questo portale è possibile cercare l’avvocato più adatto al proprio caso, con pregressa esperienza in materia e che con un po’ di fortuna sia anche un avvocato economico

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