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Che cos’è l’evasione fiscale? Consulenza legale


Evasione fiscale: avvocato penalista

Quando si parla di evasione fiscale ci si riferisce a tutte quelle attività, quei comportamenti mediante i quali i cittadini violano le norme di legge al fine di non pagare le tasse o di pagarle per un ammontare inferiore.

Tipico esempio di evasione fiscale è la vendita di beni alimentari senza battere lo scontrino al cliente, in questo caso infatti il negoziante evita di pagare tasse su quella specifica vendita.

In Italia, l’evasione fiscale è molto presente e si manifesta in parte nel mancato pagamento delle imposte e in parte nel lavoro nero e la conseguenza diretta è una perdita di entrate economiche nelle casse dello Stato per far fronte ai bisogni essenziali dei cittadini.

Chi controlla l’evasione fiscale

In linea di massima i modi per segnalare l’evasione fiscale sono due:

- guardia di finanza, per ipotesi di reato più grave che necessitano di un intervento immediato nei confronti dell’ipotetico evasore;

- agenzia delle entrate per le ipotesi meno gravi e per circostanze che rendono ancora dubbia l’evasione.

In entrambi i casi è necessaria una denuncia scritta, con indicazione dei dati di chi la presenta, in quanto la legge ha eliminato la possibilità di fare una denuncia anonima proprio per evitare che vengano effettuate denunce false e prive di fondamento.

Quando si commette reato di evasione fiscale

Il reato di evasione fiscale si realizza al ricorrere di determinati comportamenti, tra i quali:

- Dichiarazione fraudolenta, e cioè la falsificazione della dichiarazione dei redditi o dell’Iva, che diventa reato di evasione fiscale quando l’imposta supera 30.000 Euro, quando l’evasione supera il 5% dell’attivo dichiarato.

- Dichiarazione infedele, ossia la dichiarazione non veritiera, ma senza l’intento di frodare, che diventa reato quando l’evasione fiscale supera i 100.000 Euro, e quando i redditi non dichiarati superano il 10% del totale.

- Dichiarazione omessa, ossia la mancata presentazione delle dichiarazioni dei redditi, che diventa reato se l’imposta evasa è maggiore di 50.000 Euro.

- Emissione di fatture false, cioè indicanti operazioni fittizie al fine di consentire l’evasione, ed è reato anche per una sola fattura emessa.

- Occultamento di documenti contabili al fine di nascondere l’introito economico degli affari.

Evasione fiscale: tutte le sanzioni

A seconda del tipo e della gravità di evasione fiscale commessa sono previste differenti sanzioni:

- reclusione da 1 a 6 anni per dichiarazione fraudolenta;

- reclusione da 1 a 3 anni per dichiarazione infedele;

- reclusione da 1 a 3 anni per dichiarazione omessa;

- reclusione da 6 mesi a 8 anni, per emissione di fatture false;

- reclusione da 6 mesi a 5 anni, in caso di occultamento di documenti contabili;

- reclusione da 6 mesi a 2 anni, per omesso versamento di IVA.

Come è evidente le sanzioni sono molto severe, perché la legge cerca di limitare il più possibile comportamenti fraudolenti dei contribuenti, tuttavia in alcune ipotesi potrebbero esserci degli errori non addebitabili al cittadino e allora la difesa di un avvocato penalista diventa indispensabile.

Al di là della colpevolezza o meno del cliente, un buon avvocato deve sempre essere disponibile a tutelare le sue ragioni, anche solo per garantire l’emissione di una pena proporzionata ai reati commessi.

Quali sono le conseguenze dell’evasione fiscale

Le prime due conseguenze dirette dell’evasione fiscale sono la mancanza di flussi di denaro nelle casse dello Stato, dovute proprio al non pagamento delle tasse da parte dei cittadini, e la distorsione degli equilibri di mercato, naturalmente in favore degli evasori e in danno agli altri.

Le pubbliche amministrazioni si trovano ad avere entrate minori e ciò determina anche un aumento del debito pubblico. Il mercato, invece, finisce per apportare benefici a chi non paga le tasse, perché ha costi minori e può permettersi di essere più competitivo a livello di prezzi.

Come si contrasta l’evasione fiscale

Legge ed evasione fiscale sono in una lotta continua, che probabilmente non avrà mai fine. Ad ogni modo sono state introdotte una serie di misure volte a limitare tali illeciti, e tra esse la più importante è l’accertamento fiscale, ovvero un controllo su una serie di documenti contabili quali la dichiarazione dei redditi, le fatture emesse dalle società ecc.

Altro strumento adottato dalla legge è l’abbassamento delle soglie di pagamento in contanti, per evitare che non vi sia traccia di essi, e l’incentivazione ad utilizzare strumenti di pagamento tracciabili, quali assegni bancari, bonifici ecc.

Come tassare la pensione all’estero

Una delle ipotesi più frequenti è quella dei pensionati che si fanno risultare residenti all’estero al fine di vedere applicata alla loro pensione la tassazione estera e non quella italiana, ma non è così semplice.

Il contribuente infatti deve rispettare alcuni requisiti:

1. deve essere iscritto all’A.I.R.E., ovvero l’anagrafe italiani residenti all’estero;

2. non deve risultare domiciliato in Italia per più di metà anno;

3. non deve risultare iscritto all’anagrafe della popolazione residente in Italia per più di metà dell’anno;

4. non deve aver avuto fissa dimora in Italia per più di metà dell’anno.

Cos’è la frode fiscale

La frode fiscale rappresenta un vero e proprio reato, una violazione della normativa tributaria con l’intento di ingannare la Pubblica Amministrazione.

Tipici esempi sono la falsificazione dei documenti attestanti i propri redditi, di fatture circa la propria attività di impresa ecc., ovviamente con intento doloso volto ad evadere il fisco e non pagare tasse.

Cos’è l’elusione fiscale

Anche nel caso di elusione fiscale si pone in essere un comportamento volto ad evitare il pagamento di tributi, con la differenza però che in questo caso non c’è violazione della legge. Come è possibile?

In parole semplici il contribuente pone in essere un negozio giuridico o una serie di atti di per sé leciti ma che concatenati tra loro hanno come effetto la diminuzione di tasse da pagare o addirittura l’azzeramento di esse.

La normativa italiana sull’elusione fiscale è rappresentata dall’articolo 10-bis dello Statuto del Contribuente, modificato dal D.Lgs. n. 128 del 5 agosto 2015. Al fine di smascherare l’elusione, la legge ha individuato alcuni comportamenti indicativi di tale comportamento e cioè:

- l’uso scorretto di negozi giuridici leciti;

-  l’intenzione di utilizzare strumenti leciti per ottenere vantaggi fiscali altrimenti non dovuti;

- l’assenza di giustificazioni economiche extrafiscali a sostegno delle operazioni attuate dal contribuente.

Perché cercare un avvocato penalista?

In primis occorre specificare che l’evasione fiscale non è reato, a patto che rimanga entro determinati limiti di importo che tra l’altro vengono spesso modificati dal governo. Se rimane entro specifiche soglie, quindi, rappresenta un illecito amministrativo che comporta l’accertamento fiscale e l’applicazione di sanzioni economiche.

Il problema sorge quando l’evasione fiscale sconfina nel penale, con l’applicazione delle pene sopra indicate. Contattare immediatamente un avvocato penalista diventa essenziale per evitare lungaggini processuali, per raccogliere il prima possibile tutte le prove a sostegno delle nostre tesi e costruire così una strategia difensiva vincente.

È innegabilmente un settore molto delicato, perché vede in lotta il singolo cittadino con lo Stato che avanza pretese nei suoi confronti, e sarebbe impossibile uscirne senza la consulenza legale di un professionista specializzato in materia.

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