Cos’è il diritto d’autore – Consulenza legale

• Il diritto d’autore si può trasferire per successione?
• Chi sono gli eredi del diritto d’autore
• Sfruttamento economico del diritto d’autore
• Chi può rivendicare le opere?
• L’autore può ritirare l’opera dal commercio?
• Avvocato per tutela diritto patrimoniale d’autore

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Innanzitutto occorre precisare che quando si parla di diritto d’autore ci si riferisce tanto al diritto personale sulla paternità dell’opera quanto al diritto patrimoniale di utilizzazione economica della stessa.

In linea di massima il diritto personale non è disponibile, mentre il diritto patrimoniale può essere oggetto di trasferimento a terzi mediante un contratto di vendita, cessione, donazione o mediante testamento, e il vantaggio economico deriva dalla successiva diffusione, traduzione in altra lingua o in dialetto, distribuzione e riproduzione ad esempio in forma scritta dell’opera stessa cui sono legittimati gli acquirenti o i successori.  

Il diritto d’autore si può trasferire per successione?

Immaginiamo che un nostro familiare sia un noto scrittore di romanzi con un patrimonio molto ingente proprio grazie alle opere scritte in vita: è normale chiedersi quale sarà la sorte dei diritti connessi dopo la sua morte.

In primis si precisa che i diritti d’autore non si estinguono alla morte dell’autore medesimo, ma durano per i successivi 70 anni.

Il diritto personale relativo alla paternità dell’opera non può essere oggetto di disposizione testamentaria, nel senso che l’autore non può decidere con testamento a chi lasciarlo, poiché è riconosciuto inderogabilmente in favore dei suoi congiunti, indipendentemente dal fatto che essi accettino o meno l’eredità.

Il diritto patrimoniale di utilizzazione economica dell’opera, invece, può essere liberamente trasferito con un testamento, prevendendolo quale oggetto di eredità o di un legato in favore di soggetti scelti liberamente dal testatore.

Chi sono gli eredi del diritto d’autore

Dipende dalla presenza o meno del testamento.

Quanto al diritto personale esso spetta sempre ai congiunti, a prescindere dal fatto che siano anche eredi.

Quanto al diritto patrimoniale:

- se c’è testamento i diritti saranno attribuiti ai soggetti designati dal testatore

- se non c’è testamento i diritti saranno attribuiti agli eredi per legge, nel seguente ordine: coniuge, ai discendenti, agli ascendenti, ai collaterali (fratelli o sorelle), agli altri parenti e allo Stato.

Sfruttamento economico del diritto d’autore

Dopo la morte dell’autore, la legge prevede che il diritto patrimoniale di sfruttamento economico dell’opera resti in capo a tutti gli eredi in maniera indivisa per un termine pari a tre anni.

L’amministrazione della comunione relativa a tale diritto deve essere attribuita ad uno dei coeredi oppure ad una persona estranea alla successione. In mancanza di accordo tra gli eredi, anche in relazione alla scelta di una persona estranea, tali diritti sono amministrati dalla SIAE a seguito di ricorso presentato dagli eredi stessi o dal giudice delle successioni.

Le uniche ipotesi in cui non si viene a creare la comunione sul diritto patrimoniale d’autore sono le seguenti:

- il testatore ha lasciato i diritti ad un solo erede

- l’autorità giudiziaria disponga la divisione immediata a causa di gravi motivi o fondate ragioni, su istanza di anche uno solo degli eredi.

Chi può rivendicare le opere?

Il diritto di rivendicare la paternità di un opera rientra nell’ambito dei diritti personali ossia collegati alla persona dell’autore, meglio definito come “diritto morale”.

L’autore è il solo a potersi opporre ad eventuali modificazioni, mutilazioni o pregiudizi di ogni genere arrecati all’opera stessa, dunque si ritiene che tale diritto non possa cadere in successione.

L’autore può ritirare l’opera dal commercio?

La risposta è certamente positiva. Nonostante vi sia stata cessione del diritto patrimoniale d’autore, quest’ultimo conserva per tutta la durata della sua vita il potere di ritirare l’opera dal commercio qualora vi siano fondate ragioni di ordine etico, politico, religioso e simili.

Al ricorrere di queste circostanze, l’autore che desidera effettuare il ritiro deve notificare tale decisione alle persone che hanno acquistato i diritti patrimoniali dell’opera e al Ministero per i Beni e le attività Culturali. Certamente, i soggetti cui era stato alienato detto diritto patrimoniale hanno la possibilità di opporsi mediante presentazione di un ricorso al Giudice territorialmente competente e, in caso di esito negativo, sono comunque legittimati ad agire in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni o la risoluzione del contratto di cessione precedentemente stipulato.

In queste ipotesi sarà necessaria l’assistenza di un avvocato, trattandosi di attività giudiziale.

Avvocato per tutela diritto patrimoniale d’autore

Nel momento in cui l’autore abbia il timore che i diritti collegati alle sue opere possano essere violati può agire in giudizio con un avvocato e chiedere l’accertamento del proprio diritto, con un’azione di accertamento, e prevenire l’eventuale violazione dell’opera.

Nel caso in cui la violazione sia già avvenuta, l’autore dovrà sempre agire in giudizio con il proprio avvocato, ma questa volta con un’azione di interdizione volta a bloccare la violazione e ad impedirne altre in futuro.

La tutela del diritto d’autore è un argomento molto delicato che coinvolge in primis aspetti personali legati alla propria professione e dignità artistica, dunque è bene agire in maniera cauta ma al contempo efficace, per questo è vivamente consigliato farsi assistere da uno studio legale specializzato in materia, che magari metta a disposizione dei clienti anche un avvocato economico oltre che competente.

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