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Saldo e stralcio: cos’è?


Avvocato: cos'è il saldo e stralcio?

La procedura di saldo e stralcio negli anni è diventata molto comune, perché sempre di più sono le persone coperte da debiti e in difficoltà economica, soprattutto in questo periodo storico-economico.

In linea di massima, il saldo e stralcio prevede una riduzione della somma da pagare a fronte dell’estinzione del pagamento. In un certo senso al fine di incentivare il debitore a pagare, il creditore accorda uno “sconto” sulla somma da versare. In tal modo, entrambe le parti riescono a soddisfarsi perché il debitore in difficoltà pagherà una somma più bassa rispetto a quella originaria e il creditore si assicurerà di ricevere almeno una parte del credito in tempi più rapidi.

È bene precisare che la procedura di saldo e stralcio rappresenta una concessione che il creditore fa al debitore, non un diritto di quest’ultimo che infatti non può pretenderla.

Quando è possibile il saldo e stralcio

Inizialmente, la procedura di saldo e stralcio è stata introdotta da un’apposita legge la n. 145 del 2018 per i debiti che i privati avevano verso lo Stato italiano, prevedendo una riduzione delle somme dovute per i contribuenti in grave difficoltà economica.

Il saldo e stralcio però è riferito esclusivamente ad alcune tipologie di debiti affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 e tale misura agevolativa, oltre alla riduzione degli importi dovuti, comporta in automatico anche l'azzeramento di sanzioni e interessi di mora.

Oltre che con l’Agenzia delle entrate, questo particolare accordo tra creditore e debitore può essere realizzato con:

- banche

- privati

- finanziarie

- e anche compagnie che erogano servizi, ad esempio energia elettrica, gas ecc.

Chi può richiedere il saldo e stralcio

Relativamente ai debiti contratti con la pubblica amministrazione, e per i quali la riscossione è affidata all’Agenzia delle entrate, la richiesta di saldo e stralcio può essere effettuata solo da persone fisiche che:

- abbiano un ISEE riferito al proprio nucleo familiare non supera 20 mila euro;

- alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, abbiano già presentato la procedura di liquidazione di cui all'art. 14-ter della legge del 27/1/2012, n. 3.

In questi casi, trattandosi di leggi particolari e minuziose, sarebbe opportuno chiedere consiglio al proprio avvocato prima di decidere sul da farsi.

Come già detto però, il saldo e stralcio in fin dei conti è un accordo tra debitore e creditore, quindi può riguardare anche debiti privati, non necessariamente pubblici, quindi ad esempio una persona potrebbe chiedere la riduzione dell’importo di un debito anche alla compagnia di luce e gas, o alla banca presso cui non è ancora stato estinto un mutuo.

Certamente, sarà il creditore a scegliere se concedere o no tale riduzione a fronte dell’originario pagamento, oppure agire in giudizio contro il debitore che non paga.

Avvocato: come avviare la procedura

Richiedere la procedura di saldo e stralcio implica alcuni controlli preliminari. Prima di tutto il debitore non deve solo essere inadempiente, ma occorre dimostrare che lo stesso si trovi in una grave situazione di insolvenza dettata da una oggettiva impossibilità economica.

Appurato ciò, l’iter da seguire è il seguente:

1. consultare, se necessario, un avvocato specializzato in situazioni debitorie

2. accordarsi con il creditore sull’importo da stralciare

3. formalizzare l’accordo in forma scritta

4. indicare le modalità di pagamento e il termine massimo entro il quale deve essere effettuato il versamento del denaro al creditore.

La richiesta di saldo e stralcio è a tutti gli effetti una proposta di negoziazione, quindi se non si è ferrati nella materia è estremamente suggerito affidarsi ad un buon avvocato, altrimenti si rischia o un rifiuto in tronco della proposta oppure il disaccordo sulla somma da stralciare.

Le società possono chiedere il saldo e stralcio?

No, la procedura di saldo e stralcio riguarda esclusivamente le persone fisiche, non anche le persone giuridiche come le società.

Come già sottolineato l’obiettivo di questo strumento è quello di aiutale le persone che si trovano in grave difficoltà economica.

Avvocato per debiti

Ritardi nei pagamenti, debiti, more e sovraindebitamento sono oramai all’ordine del giorno nella vita della maggior parte delle persone, e spesso si finisce per sconfortarsi troppo senza conoscere i mezzi a disposizione per fronteggiare la crisi economica.

Certamente, l’idea di affidarsi ad un avvocato per risolvere i propri problemi sembra un ossimoro, considerato che chi non ha soldi per pagare i debiti non avrà soldi neppure per pagare la parcella dell’avvocato. Ebbene, a questo proposito è utile ricordare in primis che esiste l’istituto del gratuito patrocinio per le persone con basso reddito, che consente di ottenere un avvocato gratis, e in più che seppur non si rientri nel gratuito patrocinio sarà sempre possibile orientare la scelta del proprio consulente legale verso un avvocato economico, chiedendo in anticipo un preventivo circa le spese complessive da sostenere.

È importante fronteggiare le situazioni di crisi per evitare danni maggiori in futuro, i debiti non fanno che aumentare e in casi gravi si potrebbe essere destinatari anche di pignoramenti.

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