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Azienda e società – Consulenza legale


Società indebitata: chi paga i debiti dopo l’acquisto

Molto spesso i termini azienda e società si usano impropriamente, senza conoscere le differenze che ne sono alla base. In verità, si tratta di elementi uniti da un nesso di interdipendenza perché l’azienda rappresenta proprio il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio della sua impresa, quindi ad esempio: macchinari, merce, mezzi di trasporto ecc.

Oggetto di vendita può essere tanto l’azienda così come considerata, tanto una quota di società (intesa ad esempio come una partecipazione azionaria se S.p.a. o una quota di partecipazione se S.r.l.).

Naturalmente cedere l’una o l’altra ha delle differenze in materia di effetti, ma soprattutto in materia di debiti. È problematico, infatti, capire chi paga i debiti già esistenti prima della vendita. 

Cessione di azienda e cessione di quota

Con la cessione di azienda l’imprenditore vende la sua attività imprenditoriale facendosi pagare un prezzo che tenga conto oltre che delle consistenze patrimoniali (macchinari, merci ecc.) anche del cosiddetto avviamento inteso come la capacità dell’azienda stessa di produrre un profitto economico.

Il primo vincolo per chi vende un’azienda è quello di doversi astenere dal compiere attività concorrenti con quelle del nuovo imprenditore, proprio per evitare a quest’ultimo una perdita di clientela.

Con la cessione di quota societaria, invece, un socio cede ad un altro socio o anche ad un soggetto estraneo alla società la propria quota, cioè ad esempio le azioni di cui è titolare, mediante un contratto. L’effetto è che chi acquista la quota entra in società o accresce la sua quota se già socio, quindi partecipa ai guadagni della società, può votare in assemblea, partecipa alle decisioni sociali ecc.

Chi paga i debiti dopo la cessione di quota?

Il socio che decide di vendere la sua quota, dopo aver incassato il prezzo e firmato l’atto di cessione non è libero perché rimane responsabile per tutte le obbligazioni sorte prima della cessione.

Ciò vuol dire che i debiti contratti dalla società fino al momento della cessione gravano sul vecchio socio, mentre quello nuovo sarà responsabile solo dal momento dell’acquisto.

Occorre, però, fare sempre molta attenzione alla presenza di eventuali clausole nello statuto della società o nel contratto stesso di vendita, per questo di consiglia caldamente di chiedere un parere legale ad un avvocato specializzato, prima di impegnarsi.

Chi paga i debiti dopo la cessione dell’azienda

Per quanto riguarda la cessione di azienda, la situazione è un po’ più articolata, perché c’è una responsabilità diversa a seconda che i debiti risultino o no dalle scritture contabili obbligatorie.

Dunque, la legge (art 2555 del codice civile) prevede che se i debiti precedenti alla vendita risultano dai libri contabili obbligatori allora ne sarà responsabile anche l’acquirente, insieme al cedente.

Attenzione però, perché se tali debiti non sono iscritti in questi libri obbligatori, ma l’acquirente ne è a conoscenza per vie traverse, ad esempio per comunicazione del cedente o perché scritti in altri libri, non ci sarà nessuna responsabilità per colui che acquista. L’unica circostanze per fare in modo che ne risponda insieme al cedente è che i debiti siano iscritti proprio in quei libri. È importantissimo controllarli fin dall’inizio per evitare contestazioni con il cedente.

Il cessionario può chiedere il rimborso al cedente?

Come anticipato, nel caso di cessione d’azienda è possibile che si verifichi una responsabilità solidale tra cedente e cessionario riguardo ai debiti sorti prima dell’atto di cessione e può anche verificarsi l’ipotesi in cui l’acquirente per mettere a tacere tutti i creditori ed estinguere le passività copra tutti i debiti, anche per la parte di cui è responsabile il cedente.

In questo caso, l’acquirente avrà il diritto di agire in regresso contro il cedente e chiedere il rimborso delle somme pagate in eccedenza.

Considerato che una situazione del genere quasi mai è pacifica, è più che opportuno affidarsi ad un avvocato e tentare di risolvere la controversia prima per vie stragiudiziali in modo da evitare tutte le spese legate all’istaurazione di una causa in Tribunale, anche perché in alcuni casi finiscono anche per superare l’ammontare da restituire.

Società di persone: acquisto quota con debiti

Nel caso di società di persone vige il principio della responsabilità illimitata di tutti i soci, ciò vuol dire che una volta esaurito il patrimonio sociale i creditori potranno direttamente attaccare il patrimonio dei singoli soci.

E bene, qualora si acquistasse una quota in una società di persone anche il nuovo socio diventa illimitatamente responsabile, salva la possibilità che si inserisca nel contratto di vendita una clausola di esonero della responsabilità con la quale il vecchio socio si obbliga a tenere indenne il nuovo acquirente almeno per i debiti precedenti.

L’effetto di questa clausola è che il nuovo socio seppur paga i creditori, avrà diritto al rimborso e alla restituzione delle somme versate da parte del vecchio socio.

È importante l’avvocato per la cessione di una società?

Il diritto societario è probabilmente il settore in cui emerge di più l’autonomia contrattuale delle parti, perché salvo norme inderogabili le parti possono accordarsi per avere effetti diversi rispetto a quelli previsti dalla legge.

Questa è, però, una lama a doppio taglio perché se non si conosce bene il diritto o non si è avvezzi a trattare con società, aziende, imprese ecc. si rischia di essere vittima dei pesci più grandi ed è in quest’ottica che l’avvocato deve fornire la sua consulenza legale soprattutto a chi entra in una società indebitata.

I rischi più frequenti in cui può incorrere l’acquirente sono:

- responsabilità per debiti che non risultano dai libri contabili obbligatori, ad esempio inserendo una clausola farlocca

- mancata restituzione delle somme anticipate dal cedente per coprire i debiti pregressi.

In tal caso, oltre ad agire in giudizio contro il vecchio socio per il rimborso delle somme, se sussistono le circostanze è possibile chiedere anche il risarcimento dei danni.

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