La Cosap: definizione ed evoluzione
- Il passaggio dalla tosap alla cosap
- I tempi e i documenti per l’occupazione
- Chi deve pagare la cosap oggi? avvocato tributarista
- Come si calcola la cosap?
- Cos’è il canone unico?
- Modalità di presentazione della domanda
- Accertamento per mancato pagamento cosap: avvocato
Cosap è l' acronimo di Canone per l' Occupazione di Spazi Pubblici. Detto canone è dovuto dal soggetto che utilizza in modo esclusivo uno spazio pubblico oppure un’area pubblica. Per spazio pubblico devono intendersi strade, corsi, piazze, aree di proprietà privata soggette a servitù di pubblico passaggio, i beni appartenenti al demanio e i beni di proprietà del Comune.
Tuttavia, nel caso di servitù di pubblico passaggio, affinché si verifichi l’imposizione del canone è necessario rispettare i modi e i termini di legge, nel senso che la servitù non nasce automaticamente per il semplice fatto di consentire il passaggio sull’area privata, ma è fondamentale che vi sia inerzia del proprietario almeno per un determinato tempo, che è sempre fissato dalla legge.
Il passaggio dalla TOSAP alla COSAP
La Cosap è succeduta alla Tosap, ovvero alla Tassa per l’ Occupazione di spazi e di Aree Pubbliche, tributo abrogato a partire dal 1 gennaio 1999. La Tosap e la Cosap avevano, però, delle sostanziali differenze: la Tosap era una vera e propria tassa, un’ entrata tributaria, mentre la Cosap è un canone, quindi un’ entrata di carattere patrimoniale.
Altra differenza essenziale risiede nella previsione, per la Tosap, di una propria disciplina legislativa contenuta nel D.Lgs 507/1993, determinando così una rigidità normativa che non teneva conto delle singole aree locali.
Per la Cosap, invece, è stato previsto il D.Lgs 446/1997 il quale demanda l’intera disciplina del canone al regolamento di ogni Comune. Alla luce di ciò, con tale rimando viene ampliata la potestà legislativa dell’Ente Comunale che dal punto di vista delle tariffe risulta essere pienamente autonomo.
Chi deve pagare la Cosap oggi? Avvocato Tributarista
Secondo la normativa vigente, sono tenuti a pagare la COSAP: il titolare dell’atto di concessione o di autorizzazione all’occupazione del sottosuolo e soprasuolo pubblico; l'occupante, anche se abusivo, in proporzione alla superficie effettivamente sottratta all'uso pubblico.
In caso di occupazione abusiva, il pagamento della tassa non esenta l'occupante dalle sanzioni dovute per il mancato rispetto della legge.
Il contribuente deve poi compilare la modulistica relativa alla manomissione di suolo pubblico o per l'occupazione di esso.
Come si calcola la Cosap?
Come già detto la disciplina dettata per il Canone di occupazione del suolo pubblico attribuisce ampi poteri all’Ente Comunale, dunque, è il Comune che calcola l'ammontare della tassa e invia al contribuente l’avviso di pagamento, i cittadini non sono tenuti ad effettuare il calcolo. Tale calcolo della tassa, non è meramente arbitrario, ma viene effettuato in base ai seguenti parametri:
- Città in cui si trova il suolo occupato;
- zona specifica e relativi metri quadrati occupati;
- giorni di occupazione in caso di occupazione temporanea (che non deve essere superiore ad un anno);
- tipologia di occupazione, cioè permanente, ad esempio chioschi, o temporanea, ad esempio ambulanti;
- eventuali agevolazioni decretate dal Comune.
Cos’è il Canone Unico?
Con la Legge del 27 dicembre 2019 n. 160, sono stati introdotti dal 1° gennaio 2021 il cosiddetto Canone Unico patrimoniale e il Canone Unico mercatale, i quali riuniscono in un unico pagamento il canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP), la tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP), i diritti sulle pubbliche affissioni (DPA) e l’imposta comunale sulla pubblicità (ICP).
Ovviamente, anche in questo caso la tariffa è indicata dall’ Ente Comunale ed è calcolata in modo tale che il pagamento del Canone Unico copra i singoli pagamenti che precedentemente erano dovuti.
I presupposti per applicare il Canone Unico sono, in primo luogo, l’ occupazione di un’area del demanio o comunque di aree e spazi soprastanti o sottostanti il suolo pubblico; in secondo luogo la diffusione di messaggi pubblicitari in aree che appartengono al demanio pubblico.
In considerazione dell’ emergenza epidemiologica Covid-19, l’applicazione del Canone Unico è stata prorogata con il Decreto Sostegni pubblicato in Gazzetta Ufficiale, N. 41 del 22 marzo 2021.
I tempi e i documenti per l’occupazione
L’ occupazione può essere anche solo temporanea, ed in questo caso si intende per un periodo inferiore all’anno, oppure permanente e quindi per più di un anno oppure, addirittura, senza alcuna scadenza.
Da ciò discende che l’occupazione, per essere regolare, è consentita solo laddove vi sia un rilascio della relativa concessione. La somma dovuta viene determinata in base a diversi fattori quali: la durata dell’occupazione (temporanea o permanente), l’attività per la quale si richiede l’occupazione e l’ampiezza della superficie da occupare e deve essere versata al Comune o alla Provincia.
Modalità di presentazione della domanda
Abbiamo detto che la Cosap è il canone per l’Occupazione di Suolo Pubblico. Dunque, qualunque soggetto voglia occupare il suolo pubblico, sia temporaneamente che in maniera permanente, deve presentare apposita domanda all’Ente Comunale competente prima di cominciare ad occupare la relativa area pubblica. La domanda deve essere redatta in carta legale e contenere determinati elementi essenziali quali, ad esempio, la denominazione del soggetto che fa la richiesta, la planimetria dell’area interessata, la durata dell’occupazione etc. Successivamente, l’Ente Comunale aprirà la fase istruttoria per verificare la possibilità o meno di rilasciare la concessione. La concessione non è cedibile ed ovviamente una volta ricevuta il titolare deve osservare tutte le disposizioni legislative vigenti in materia, pena l’eventuale decadenza o revoca della concessione.
Accertamento per mancato pagamento Cosap: Avvocato
Il pagamento della Cosap deve avvenire secondo le scadenze previste dall’ Ente comunale che sarà lo stesso organo preposto ad effettuare i necessari controlli. L’eventuale violazione del pagamento darà origine ad una sanzione amministrativa, così come le occupazioni abusive eventualmente accertate dal competente Pubblico Ufficiale daranno luogo ad un verbale di contestazione.
Dunque, gli adempimenti da svolgere sono molti e bisogna sapersi districare in un campo che non a tutti è conosciuto, proprio per questo è sempre buona norma richiedere assistenza legale in ambito Tributario.
Può capitare di dover procedere al pagamento della Cosap, di voler presentare domanda per il canone e non sapere come fare, oppure se sei sicuro di aver pagato, ma sei stato comunque destinatario di una sanzione o di un accertamento, attraverso questo portale puoi chiedere rapidamente una semplice consulenza per capire come muoverti nell’ambito della Pubblica Amministrazione.
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