Il Diritto della Pubblica Amministrazione: cos’ è?
- Le fonti del diritto amministrativo: c’è un codice?
- Diritto soggettivo e di interesse legittimo cosa sono? chiediamolo all’ avvocato
- Verso un diritto amministrativo europeo
- I principi fondamentali del diritto amministrativo
- L’ avvocato nel processo amministrativo
- Il problema della brexit: parere dell’ avvocato
Il Diritto Amministrativo ha per oggetto l’organizzazione, i mezzi e le forme delle attività della Pubblica Amministrazione, nonché regola i rapporti con la Pubblica Amministrazione e gli altri soggetti dell’Ordinamento.
Il Diritto Amministrativo è:
- un Diritto Pubblico interno poiché deriva dallo Stato, come si suole dire è proprio la sua espressione;
- Autonomo in quanto ha regole proprie rispetto alle altre sezioni del Diritto;
- Comune in quanto si riferisce a tutti i soggetti dell’ordinamento ed è ad oggetto variabile a seconda dei fini perseguiti dalla Pubblica Amministrazione;
- Speciale, nel senso che l’amministrazione dispone di poteri diversi ed eccedenti rispetto a quelli derivanti dalle regole che si applicano ai rapporti tra singole persone.
In termini più semplici e pratici potremmo dire che il diritto amministrativo è la disciplina della Pubblica Amministrazione, della sua organizzazione, della sua attività e dei rapporti tra soggetti privati e P.A. Ed è proprio questo il ruolo dell’avvocato esperto in questo settore, cioè armonizzare i rapporti tra la singola persona e le organizzazioni della Pubblica amministrazione.
Le Fonti del Diritto Amministrativo: c’è un Codice?
Il problema maggiore del diritto amministrativo è che manca un Codice Amministrativo, differentemente dal diritto civile e del diritto penale per i quali vi sono rispettivamente il Codice Civile e il Codice Penale, quindi le norme sono per così dire un po’ sparse. L’unico codice esistente è quello relativo al processo amministrativo.
Le Fonti del Diritto Amministrativo sono, dunque, gli atti o i fatti di produzione normativa. Ma all’interno della generale categoria delle fonti normative è possibile fare un’ulteriore specificazione e includere:
- le Fonti Primarie, quali ad esempio, le Leggi del Parlamento, i decreti legislativi, le leggi regionali;
- le Fonti Secondarie in generale come, ad esempio, tutti gli atti dei Ministri e del Governo, i Testi Unici ed i Codici, i Regolamenti, le Ordinanze, gli Statuti degli Enti Pubblici, altre fonti secondarie quali i Bandi Militari ed i Piani Regolatori;
- infine la Consuetudine e le Norme Interne della Pubblica Amministrazione.
I principi Fondamentali del Diritto Amministrativo
I principi fondamentali del Diritto Amministrativo sono stati oggetto di modifica nel corso del tempo e oggi, finalmente, possiamo individuare una serie di principi appunto generali.
In primis il Principio di Legalità il quale impone che la Pubblica Amministrazione sia assoggettata alle regole impartite dalla legge italiana, in tal modo non potrà esercitare alcun potere al di fuori di quelli che la stessa legge gli attribuisce. Si evitano così eventuali abusi di potere soprattutto nei confronti dei privati.
A seguire vi sono:
- il Principio di Imparzialità in forza del quale l’Amministrazione non deve effettuare discriminazioni arbitrarie nei confronti dei soggetti e soprattutto deve bilanciare interessi privati e pubblici;
- il Principio di Buon Andamento che comporta per l’amministrazione e i suoi funzionari il dovere di agire in maniera efficiente;
- il Principio di Ragionevolezza, che infine prescrive alla Pubblica Amministrazione di rispettare criteri logici e razionali risultando coerente nelle sue azioni sia verso altre P.A. sia verso i singoli cittadini.
Diritto soggettivo e di interesse legittimo cosa sono? Chiediamolo all’ avvocato
I soggetti del Diritto Ammnistrativo sono sia le persone fisiche, che le persone giuridiche.
A tal proposito il Diritto Soggettivo altro non è che la posizione giuridica di vantaggio che l’ordinamento riconosce ad un soggetto, sia esso persona fisica che giuridica, mentre l’interesse legittimo è quella situazione in cui si trova un soggetto che ha il diritto di pretendere una determinata utilità da parte della pubblica amministrazione.
Ciò che viene messo in evidenza per sottolineare la differenza tra il diritto soggettivo e l’interesse legittimo è il carattere assoluto della protezione che l’ordinamento accorda all’interesse del suo titolare: esso non è subordinato agli interessi pubblici che l’Amministrazione, con l’esercizio dei suoi poteri, deve istituzionalmente perseguire.
Sono diritti soggettivi, per esempio: il diritto di manifestazione del pensiero, il diritto all'integrità fisica e al nome, il diritto di proprietà, il diritto al risarcimento del danno ingiusto ecc.
Invece, classico esempio di un interesse legittimo è quello di un candidato che partecipa ad un Concorso Pubblico e pretende che lo svolgimento avvenga in maniera corretta e trasparente per tutti i partecipanti.
L’ avvocato nel Processo Amministrativo
Così come nel diritto civile, anche in quello amministrativo si deve parlare di Competenza, ovvero il potere facente capo ad un determinato organo e le funzioni che lo stesso può svolgere, che come anche nel diritto civile, può essere per materia, per territorio e per gradi.
Per quanto concerne la Tutela Giurisdizionale Amministrativa, vige il sistema della Doppia Giurisdizione in quanto la cognizione generale in materia di Diritti Soggettivi spetta al Giudice Ordinario, mentre quella generale in materia di interessi legittimi spetta al Giudice Amministrativo. Tale ultima giurisdizione è quindi devoluta, in primo grado, al TAR, cioè il Tribunale Amministrativo Regionale, mentre per i Giudizi di Appello, quindi per quelli di secondo grado, è devoluta al Consiglio di Stato.
Anche all’interno del Processo Amministrativo devono essere osservati determinati principi cardine quali:
- il Principio della domanda (ovvero che il Giudice non può procedere d’Ufficio e oltre i limiti della domanda),
- il Principio del contraddittorio (mediante notifica del ricorso a tutte le parti interessati),
- il Principio della Concentrazione (la causa, per quanto possibile, va trattata in un’unica udienza),
- il Principio dell’Oralità (la causa viene trattata oralmente in udienza) ed il Principio della Collegialità (nel processo amministrativo domina la figura del Collegio mentre il presidente ha poteri ordinatori e istruttori) e, infine,
- il Principio dell’impulso processuale di parte, ovvero del fatto che il giudizio si avvia solo con la richiesta di una delle parti.
Verso un Diritto Amministrativo Europeo
Non bisogna dimenticare che accanto al Diritto Amministrativo Nazionale c’è anche quello Europeo e dunque il diritto delle Istituzioni della Comunità Europea. Tra le Fonti del Diritto Amministrativo Comunitario troviamo i Trattati dell’Unione Europea, gli atti Tipici e quelli Atipici. Tra gli atti tipici troviamo i regolamenti, le direttive, le Decisioni ed i pareri mentre in quelli Atipici sono ricompresi gli atti di autorizzazione e di concessione.
Oggi, l’attenuazione delle differenze tra Stati ha facilitato la creazione di un diritto comune a livello europeo, che naturalmente si è sviluppato a seguito di una lenta integrazione avvenuta grazie alla dedizione di giuristi, avvocati, esperti della materia, giudici ecc.
Si è creata quindi una sorta di armonia che contribuisce a creare delle regole comunitarie utili anche per superare le controversie che magari riguardano cittadini stranieri, sempre più presenti soprattutto nel nostro Paese. Allora un buon avvocato sarà colui che riuscirà a conciliare tutti gli interessi contrapposti di un determinato caso, mediante sia la tutela del singolo cittadino che della Pubblica Amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dalle leggi vigenti.
Il problema della Brexit: Parere dell’ Avvocato
Il referendum che si è svolto nell’ormai lontano 2016 in Gran Bretagna ha determinato l’avvio e la conclusione di un procedimento di uscita di questo Paese dal territorio europeo, creando dei disagi soprattutto all’interno del Diritto Amministrativo. Basti pensare ad esempio a tutta la disciplina inerente alla Concorrenza e agli aiuti tra Stati, o molto più semplicemente alle problematiche legate ai permessi di soggiorno di cittadini italiani residenti in Inghilterra, alla sorte dei loro contratti di lavoro, alle prestazioni previdenziali che gli spetterebbero ecc. Certamente la situazione è oggi più stabile, ma non mancano casi irrisolti.
Il diritto amministrativo contiene, senza dubbio, una moltitudine di strumenti tecnici per dare risposte a nuovi problemi, a nuovi disagi per i cittadini, ma tutto dipenderà dal modo in cui tali strumenti verranno utilizzati in primis dai consulenti legali, dagli avvocati e dai giudici, le tre figure essenziali del nostro sistema giuridico, al fine di garantire una complicità tra le autorità politiche, le organizzazioni pubbliche e soprattutto tra le singole persone che appartengono a Stati differenti.
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