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Cos’è la vendita su carta – Consulenza legale


Avvocato: è valida la vendita su carta?

Molto di frequente si sente parlare di acquisti su carta, vendita su carta, ma cosa significa? A bene vedere comprare una casa su carta vuol dire comprare una casa che di fatti non esiste ancora neppure nella fase embrionale poiché è ancora in fase di progettazione o addirittura non è neppure stato richiesto un apposito permesso di costruire per consentire alla ditta edile di avviare i lavori.

È evidente, quindi che i futuri acquirenti non possono visitare la casa, ma potranno solo accordarsi con il costruttore sulle modalità di edificazione, sulla superficie, sulla distribuzione degli spazi, sulle spese, sui materiali da utilizzare ecc.

È evidente altresì, che una operazione del genere presenta notevoli inconvenienti, perché l’acquirente non ha molte garanzie, d’altro canto però ha anche dei vantaggi soprattutto da un punto di vista economico.

Quali sono i rischi della vendita su carta

Partiamo con l’indicare i rischi maggiori collegati alla vendita su carta.

In primo luogo gli acquirenti sono tenuti a versare se non tutto il prezzo quanto meno una parte già alla conclusione dell’affare, perché l’imprenditore-costruttore ha bisogno di denaro per avviare la costruzione dell’opera, ma come molto spesso accade tra l’avvio dei lavori e l’ultimazione degli stessi può trascorrere tantissimo tempo. È logico, allora, che l’acquirente potrebbe trovarsi in difficoltà se non si rispettano i tempi di costruzione e consegna dell’immobile.

In secondo luogo, durante il tempo necessario per la costruzione nulla assicura che il costruttore non subisca perdite economiche o altri pregiudizi tanto da condurlo al fallimento.

Cosa succede se il costruttore dichiara fallimento

Per fortuna la legge prevede una serie di tutele in favore dell’acquirente di immobili da costruire, o di acquirente su carta che prevedono delle garanzie patrimoniali, ossia:

- il rilascio di una fideiussione da parte del costruttore imprenditore al momento di inizio dei lavori

- il rilascio di una polizza assicurativa della durata di 10 anni dal momento in cui vengono ultimati i lavori edilizi.

Queste due garanzie sono irrinunciabili, nel senso che il costruttore non ha la facoltà di non prestarle, deve farlo perché gli è imposto dalla legge. Ecco perché al riguardo si consiglia di chiedere sempre una consulenza legale ad un avvocato esperto nel settore immobiliare e valutare l’affidabilità del venditore - costruttore.

Quali sono i vantaggi economici di comprare su carta

L’indubbio vantaggio della vendita su carta è nel prezzo pagato dall’acquirente!

È chiaro che sarò di gran lunga inferiore, in genere almeno del 15% rispetto all’acquisto di una casa finita ed ultimata, perché ci si assume il rischio di aspettare tempi notevoli per l’edificazione, e soprattutto il rischio del fallimento del costruttore.

Come tutelarsi nella vendita su carta: avvocato

Sul punto occorre precisare che le due tutele sopra esposte, ossia la garanzia fideiussoria e la polizza assicurativa decennale sono previste obbligatoriamente dalla legge solo al ricorrere di alcuni presupposti e cioè quando si applica la normativa del D.lgs 122 del 2005, ovvero la disciplina cd. TAIC. Questa a sua volta trova applicazione solo ove sia stato già richiesto il permesso di costruire, oppure rilasciato.

Se invece, non è stato ancora richiesto alcun titolo edilizio, la vendita si potrà comunque fare, ma il costruttore non sarà più obbligato a prestare le suddette garanzie, potrà farlo solo volontariamente.

Ecco allora che diventa fondamentale la consulenza legale di un buon avvocato per farsi seguire in tutte le fasi delle trattative e assicurare la sussistenza delle garanzie, altrimenti il costruttore potrebbe dichiarare fallimento, intascare le somme riscosse dall’acquirente senza alcuna responsabilità.

Consulenza legale per vendita su carta

Quando si decide di acquistare una casa su carta, l’elemento che maggiormente attira è il prezzo, che come detto è molto più basso rispetto a quello previsto per l’acquisto di una casa già finita. Per questa ragione spesso si procede all’acquisto d’impeto senza interrogarsi sui possibili rischi e sulle garanzie che eventualmente si possono chiedere.

Per evitare gravi pregiudizi, primo fra tutti quello di perdere una notevole somma di denaro senza ottenere alcun immobile, è fortemente consigliato chiedere assistenza ad un buon avvocato civilista, il quale molto probabilmente indicherà queste due alternative:

- attendere il rilascio del permesso di costruire in modo tale da applicare la normativa TAIC e prevedere obbligatoriamente la garanzia fideiussoria e la polizza assicurativa;

- applicare delle garanzie su base volontaria che replichino lo stesso contenuto della polizza assicurativa e della fideiussione del decreto legislativo 122 del 2005.

Naturalmente, in circostanze del genere la consulenza legale di un avvocato non è obbligatoria poiché non si tratta di un’attività giudiziale, ma è preventiva proprio perché tutela l’acquirente, inteso come parte debole del contratto, da eventuali rischi sconosciuti.

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