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Che cos'è il gratuito patrocinio


Revoca del gratuito patrocinio: calcolo del reddito

Il gratuito patrocinio è la massima espressione di civiltà giuridica, considerando che concretizza e rende reale il diritto alla difesa sancito dall’art. 24 della Costituzione, anche per chi non ha disponibilità economiche tali da garantire la tutela in giudizio da parte di un avvocato difensore

L’avvocato dunque, sarà pagato direttamente dallo Stato e non potrà pretendere alcunché dal cliente pena la commissione di un illecito disciplinare.

Il gratuito patrocinio può essere richiesto per:

- difendersi, se si viene convenuti in giudizio da altri;

- agire, per tutelare direttamente un proprio diritto.

Inoltre, la richiesta può essere effettuata in ogni stato e grado del procedimento, nulla rileva che ci si trovi in Tribunale di primo grado o davanti alla Corte di appello.

Quando si ha diritto all'avvocato gratis

Vale la pena precisare ancora, per chi non ne avesse piena cognizione, di che cosa parliamo. L'avvocato gratis a spese dello Stato è un diritto che la legge (art. 24 Costituzione, artt. 76 e ss. d.p.r. 30 maggio 2002 n. 115) riconosce al cittadino “non abbiente” nella difesa legale di un processo civile, penale, amministrativo nonché in contenziosi contabili e tributari.

Non può essere chiesto per cause civili riguardanti cessioni di crediti (ad eccezione del caso in cui la cessione appaia senza dubbio effettuata in pagamento di crediti o ragioni preesistenti).

Il patrocinio a spese dello Stato è previsto anche nel processo penale sia per la persona offesa dal reato (che intende ottenere il risarcimento dei danni) che per l’indagato e/o imputato, anche se in quest’ultimo caso valgono regole specifiche e parzialmente diverse da quelle generali.

Requisiti per ottenere i gratuito patrocinio

Il gratuito patrocinio è uno strumento messo in atto dall’ordinamento per tutelare le persone in difficoltà economica, è evidente quindi che possono accedervi solo i meno abbienti.

Il requisito per l’ammissione è, infatti, il possesso di un reddito imponibile ai fini IRPEF, risultante dall'ultima dichiarazione presentata, non superiore a euro 11.528,41.

Per un corretto calcolo della situazione economica del richiedente occorre far riferimento alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente alla richiesta: si considerano e si sommano tutti i redditi imponibili, tenendo in considerazione anche quelli che, per legge, sono esenti da IRPEF.

Chi può chiedere l’avvocato gratis?

Premettendo la necessità di essere in possesso del requisito economico, i soggetti che possono chiedere un avvocato gratis o meglio il patrocinio a spese dello Stato, sono:

- tutti i cittadini italiani;

- gli apolidi, ovvero coloro che sono privi di cittadinanza;

- gli enti o le associazioni senza fini di lucro che non esercitano attività economiche;

- gli stranieri con regolare permesso di soggiorno.

Il gratuito patrocinio può essere richiesto per processi penali, civili, amministrativi, per separazioni e divorzi. L’unica eccezione è data dal fatto che se la parte che lo ha richiesto, poi risulta soccombente all’esito del giudizio, cioè perde la causa, non potrà usufruirne nuovamente per proporre impugnazione in secondo grado.

Chi è escluso dal gratuito patrocinio

Trattandosi di un aiuto che lo Stato mette a disposizioni dei cittadini per difendere interessi meritevoli di tutela, è giocoforza che tale strumento non può essere utilizzato ad esempio per difendere un omicida, nonostante il diritto alla difesa sia previsto dalla Costituzione.

E allora il gratuito patrocinio è escluso:

- per chi è indagato, imputato o condannato per reati di evasione fiscale:

- per chi già è difeso da più di un avvocato;

- per chi promuove una causa per cessione di crediti;

- per chi agisce in maniera pretestuosa e con ragioni infondate.

Revoca del gratuito patrocinio

Il patrocinio gratuito viene concesso alle fasce meno abbienti della popolazione per tutelare la difesa legale come diritto. Non stupisce quindi che, se le condizioni economiche cambiano durante il processo, si può subire la revoca del gratuito patrocinio a carico dello Stato.

Va precisato però che in caso di revoca, questa produce i suoi effetti solo per il periodo successivo al mutamento delle condizioni economiche. In parole semplici, si comincia a pagare l’avvocato solo dal momento in cui è stato revocato il gratuito patrocinio, non anche per il periodo precedente.

L'istituto, che rientra nel più ampio potere di autotutela della Pubblica Amministrazione, viene regolato penalmente, dagli artt. 112 ss. del capo VII del d.p.r. n. 115 del 30 maggio 2002, (noto come Testo unico delle spese di giustizia), così come modificato in seguito al d.l. 30 giugno 2005, n. 115. In altre parole, l'omessa comunicazione della variazione di reddito entro 30 giorni costituisce reato (art. 483 cod. pen.).

Gratuito patrocinio: chi sono i familiari conviventi

Per quanto riguarda l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, il rapporto di convivenza familiare, posto che si fonda su rapporti di affetto, di condivisione di interessi, da comuni responsabilità e da un legame stabile e duraturo, esula dalla coabitazione fisica e non può ritenersi non perfezionato se uno dei componenti del nucleo familiare risulti detenuto, anche se per lungo termine (si veda Sez. 4, n. 15715 del 20/03/2015, Giglio, Rv. 263153; Sez. 4, Ord. n. 17374 del 17/01/2006, Conte, Rv. 233957).

Nel caso in cui chi fa domanda per ottenere il gratuito patrocinio abbia conviventi, l’ammontare del reddito è dato dalla somma dei redditi di ciascun componente del nucleo familiare.

Vi sono due eccezioni a questa regola:

1. L’ipotesi in cui oggetto della causa sono diritti personalissimi (ad es.: il diritto alla vita);

2. L’ipotesi in cui interessi del richiedente sono in conflitto con quelli degli altri componenti del nucleo familiare.

H3 Quanto guadagna l’avvocato con il gratuito patrocinio?

Stando ai dati derivanti da statistiche pubbliche, in caso di gratuito patrocinio in sede civile un avvocato guadagna in media sui 400 euro, mentre in sede penale la parcella oscilla tra i 700 e gli 800 euro.

In generale, le domande di gratuito patrocinio presentate in Italia derivano per la maggior parte da stranieri e negli ultimi anni è calato notevolmente il numero delle domande respinte.

Chi paga le spese legali?

Nel caso in cui la richiesta di gratuito patrocinio andasse a buon fine, l’avvocato non percepirà nulla direttamente dal cliente, ma le spese legali saranno tutte a carico dello Stato.

Come fare domanda per il gratuito patrocinio

Naturalmente, anche se si è in possesso di tutti i requisiti per usufruire del gratuito patrocinio, è comunque necessario presentare una richiesta scritta presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati competente per la propria zona.

All’interno della richiesta deve essere indicato:

- le generalità del richiedente e dei membri della sua famiglia;

- le ragioni di fatto e di diritto idonee a valutare la fondatezza della pretesa;

- le prove utili;

- l'impegno a comunicare, durante lo svolgimento del processo, le variazioni rilevanti dei limiti di reddito, entro 30 giorni dalla data di presentazione dell'istanza o della eventuale precedente comunicazione di variazione.

La richiesta sarà poi oggetto di valutazione e all’esito di questa vi potrà essere:

- accoglimento

- rigetto

- dichiarazione di inammissibilità per mancanza o vizio di uno dei requisiti richiesti.

Gratuito patrocinio e difesa d’ufficio: differenze

La netta differenza tra gratuito patrocinio e difesa d’ufficio sta nel fatto che solo nel secondo caso, il difensore d’ufficio è pagato dalla parte, di norma.

Se però, il cliente non ha disponibilità economiche e per tale ragione rientra tra i possibili beneficiari del gratuito patrocinio, in caso di accoglimento della richiesta le spese saranno a carico dello Stato.

Altra differenza essenziale è che il difensore d’ufficio viene nominato in sede penale e precisamente quando la parte non sia provvista di un avvocato, oppure questi abbia dismesso il suo ufficio. La nomina avviene ad opera del giudice o del Pubblico Ministero.

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