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Quando si richiede un mutuo? Avvocato online


Mutuo non pagato: che cosa può fare l'avvocato

Il mutuo è un contratto che impegna per molti anni, solitamente non meno di 10, le cui finalità possono essere diverse:

- acquisto prima casa, ovvero quella in cui si risiede abitualmente (detto proprio Mutuo Prima casa);

- acquisto di una seconda casa, appartamento ecc.

- costruzione o ristrutturazione di una casa, oppure più semplicemente

- per ottenere liquidità immediata.

Come essere sicuri che nel corso della durata del mutuo la rata non diventi insostenibile? Purtroppo non c'è modo di ipotizzare tutti gli imprevisti, altrimenti non sarebbero tali.

E' vero che esistono delle tutele per saltare alcune rate del mutuo in momenti particolarmente difficili, ma si tratta di soluzioni temporanee e che non mettono fine al problema.

A tutti può capitare di pagare la rata del mutuo in ritardo, però quando non si salda proprio la questione diventa più complessa e l'aiuto dell'avvocato specializzato in materia bancaria può essere cruciale per ridurre l'impatto delle conseguenze.

Chi può fare richiesta di mutuo: parere legale

Per fare richiesta di mutuo ad un istituto bancario, bisogna essere in possesso di alcuni requisiti legali:

1. Essere cittadini italiani residenti in Italia, o

2.Cittadini di Stati membri dell’Unione Europea

3. Cittadini extracomunitari, ma con regolare residenza in Italia

4. Aver compiuto i 18 anni d’età.

Quanto ai requisiti lavorativi, il mutuo può essere richiesto dai lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato, a tempo determinato o atipico, liberi professionisti, anche con partita iva e lavoratori autonomi.

Naturalmente, sarà la Banca a valutare la sussistenza di garanzie tali da rendere possibile l’erogazione del mutuo.

Che cosa succede se pago la rata del mutuo in ritardo

Umanamente sono comprensibili certe situazioni di difficoltà economica, ma questo non significa che non ci siano conseguenze, quindi meglio non trascurare il problema fingendo che non esista e sentendosi giustificati.

I motivi del ritardo possono essere legati a problemi di entrate, spese inaspettate, troppi debiti accumulati ecc. La prima cosa da fare sarebbe quella di avvisare la banca comunicando la propria situazione. Anche se vengono addebitati gli interessi di mora, in questo caso si evita la segnalazione al CRIF come cattivi pagatori.

Questa è un'accortezza di cui tener conto soprattutto per problemi passeggeri che si prevede di poter risolvere in uno o due mesi.

Da quando si comincia a pagare il mutuo

Di solito la prima rata va pagata il primo giorno del mese successivo a quello del rogito, ad esempio se il contratto di mutuo è stato firmato in data 14 luglio 2022, la prima rata andrà pagata il giorno 1 agosto 2022.

È anche possibile che la banca e il cliente si accordino per un termine iniziale differente.

H3 Mutuo sulla casa: quante rate si possono non pagare?

Per problemi più duraturi, ad esempio la perdita del lavoro, con la banca si potrebbero valutare differenti soluzioni, o meglio accordi:

- la sospensione delle rate,

- una rinegoziazione del piano di ammortamento o

- una surroga.

Il limite temporale che fa la differenza è di 18 rate non pagate: in base al decreto ministeriale del 2016, se si va oltre questa cifra la banca può procedere con azioni di pignoramento.

Per i mutui stipulati prima dell’entrata in vigore del decreto del 2016, invece, sono sufficienti solo 7 rate non pagate del mutuo per permettere alla banca di iniziare le procedure per il recupero del credito.

La banca, se i beni del titolare del finanziamento, non sono sufficienti ad estinguere il debito, può rifarsi sul garante del mutuo.

Che cos’è la Centrale dei Rischi in banca?

La Centrale dei Rischi è un sistema telematico che utilizza un grande database, una sorta di registro digitale, in cui vengono conservati tutti i dati sulla solvibilità dei clienti delle banche, sia persone fisiche sia persone giuridiche, nonché imprese con finanziamenti. Per gli istituti di credito, quindi, la centrale rischi rappresenta un punto di riferimento per valutare l'affidabilità creditizia di chiunque richieda un mutuo.

Non a caso in questo registro vengono segnalati e archiviati tutti i finanziamenti richiesti, l’emissione di assegni scoperti, un eventuale mancato pagamento, o un ritardo nel versamento del saldo dovuto, in modo da creare un vero e proprio profilo creditizio del cliente, consultabile da qualunque banca prima di erogare un prestito, un mutuo o un finanziamento di diverso tipo. Ecco perché è sempre meglio evitare che il proprio nome finisca nel database.

La comunicazione dei dati alla Centrale dei Rischi è effettuata dagli operatori finanziari ed è obbligatoria. Inoltre, per regola generale la Centrale dei Rischi registra solo le posizioni debitorie pari o superiori a 30 mila euro.

Si può chiedere la cancellazione dalla Centrale dei Rischi?

La risposta è certamente sì. Tuttavia, occorre valutare i motivi per i quali si richiede tale cancellazione, nel senso che l’iscrizione può dipendere da un errore commesso dagli stessi operatori finanziari, oppure può esserci una semplice irregolarità nella comunicazione.

Ad ogni modo, è necessario fare una segnalazione scritta alla Centrale dei Rischi, che si consiglia di curare con l’assistenza di un avvocato esperto in materia per evitare ulteriori pregiudizi.

Se, invece, lo stato di insolvenza del creditore dovesse cessare, a seguito di pagamento delle somme arretrate, allora la cancellazione avverrà in automatico entro il termine di 12 – 36 mesi.

Avvocato: che succede se sono indietro di qualche rata?

Se sei indietro anche solo di poche rate del mutuo, scattano subito delle conseguenze negative e cioè: l’applicazione degli interessi di mora sulle rate e la segnalazione quale cattivo pagatore.

Questa seconda conseguenza è molto grave perché ti impedirà di ottenere successivi finanziamenti e renderà anche più difficile rinegoziare con la banca le condizioni contrattuali dell’originario mutuo, ad esempio far abbassare il tasso di interessi o fare una surroga con un’altra banca.

Ed ecco allora che risulta fondamentale la consulenza legale di un buon avvocato che analizzando il tuo caso specifico può individuare la strategia difensiva più adatta, almeno per evitare di peggiorare la tua condizione di difficoltà economica.

Proprio in questi casi si va alla ricerca disperata di un consulente economico, e dunque attraverso questo portale è possibile contattare gratuitamente un avvocato gratis e richiedere prima possibile un preventivo per conoscere tutte le spese legali.

Mutuo non pagato: quando scatta il pignoramento?

Prima di arrivare al pignoramento della casa, c’è un iter ben preciso che la banca deve seguire:

1. Notifica della decadenza dal beneficio del termine, almeno dopo 6 rate non pagate, ciò significa che la banca può richiedere la somma tutta in un’unica soluzione, senza più possibilità di rateizzare;

2. Se non si riesce a pagare l’intera somma, la banca notificherà un atto di precetto;

3. Solo dopo che siano trascorsi 10 giorni dalla notifica del precetto, la banca ha 90 giorni per effettuare il pignoramento.

Consulenza legale per mutuo non pagato

Un avvocato specializzato in diritto bancario, probabilmente come prima cosa in queste ipotesi valuterà l'applicabilità della Legge N. 3 del 2012, che ha introdotto l'istituto del sovraindebitamento.

In realtà, un’altra strada percorribile è quella di andare a verificare se ci sono degli interessi illegittimi nel contratto di mutuo al fine di poter contestare gli interessi applicati, ad esempio perché eccessivi, cercare di prendere un po’ di tempio proprio mediante la contestazione del credito e negli anni successivi trovare un accordo a saldo e stralcio con la banca, versando una consistente somma iniziale per ridurre drasticamente il debito.

Ad ogni modo, se hai firmato un mutuo, ma negli anni le tue condizioni economiche sono cambiate e non riesci a pagare le rate puntualmente o hai parlato con la banca ma non hai trovato una soluzione adatta e temi il pignoramento della casa, cosa puoi fare?

Il primo consiglio essenziale è quello di rivolgersi ad un avvocato specializzato per una consulenza legale specifica in materia di mutui e finanziamenti e debiti bancari, data la complessità della materia e i tempi ristretti che fanno pressione sul pagamento delle rate.  

Possibili accordi con le banche: Avvocato

Ricapitolando, ci sono una serie di accordi con le banche, da cercare in via preventiva, e che potrebbero essere utili ai clienti in stato di difficoltà economica:

1. Sospensione delle rate per un determinato periodo di tempo, come previsto dalla legge sul Fondo di solidarietà che disciplina l’acquisto delle prime case e che detta delle agevolazioni in caso di perdita di lavoro, di cassa integrazione, si sopravvenuto handicap grave ecc.;

2. Sospensione delle rate per 12 mesi, grazie al Decreto mille proroghe del 2018, che però con precisione prevede solo la sospensione della somma capitale mentre si dovrà continuare a pagare gli interessi.

Naturalmente, queste soluzioni possono essere pattuite anche direttamente tra il cliente e la banca, ma avere il supporto legale di un consulente è di certo una marcia in più che offre maggiore tutela degli interessi in gioco.

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